United States of Tara - di Diablo Cody - Prima stagione (DreamWorks Television per Showtime) - 2009
Non so a chi è venuta, ma l'idea è geniale: come dice la scheda imdb, Tara Gregor è "a seemingly perfect American suburban mother". Bella casa nei sobborghi, pratino, belle macchine senza sfarzo, lei decoratrice d'interni per gente facoltosa, lui (Max) giardiniere, due figli. La più grande, Kate, alle prese con il sesso post-adolescenziale e le prime storie serie, il più piccolo, Marshall, gay dichiarato anche se sempre adolescente, appassionato di cinema ed aspirante casalingo.
Tara, però, soffre di un disturbo psichico, che le ha regalato almeno 3 (ma cresceranno) personalità diverse dalla propria: T., adolescente col tanga fuori dai pantaloni, bibita e chewingum sempre in bocca, turpiloquio e abbordaggio facile, Alice, casalinga perfetta e timorata di Dio, Buck, camionista reduce dal Vietnam. Di comune accordo con l'analista e la famiglia, Tara decide di smettere con gli psicofarmaci, e di lasciare che le personalità vengano fuori quando vogliono, quindi, quando meno te lo aspetti.
Spassoso, ma se volete pure angosciante, moderno e americano, con dialoghi brillanti e recitazioni all'altezza, è un giusto "premio", diciamo così, a Toni Collette (foto), un'attrice australiana attiva da anni, bravissima, presente in innumerevoli film ma poche volte da protagonista (i più appassionati se la ricorderanno nel lontanissimo - 1994 - Le nozze di Muriel, mentre i più l'hanno apprezzata in Little Miss Sunshine). Nata da un'idea di Spielberg (che volpe!), la serie è scoppiettante, e la prima stagione passa in un batter d'occhio (episodi da 25/30 minuti), con l'arrivo, se così si può dire, di una nuova, sconvolgente personalità, e il tentativo di colmare alcune lacune nella memoria di Tara, tentativo che, in teoria, dovrebbe migliorare il suo stato di salute.
Provatelo.
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