The Blues: dal Mali al Mississippi - di Martin Scorsese 2003
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: ooohhhhh yeeeeeeah!
Corey Harris, filmato da Martin Scorsese, compie un viaggio alle radici della musica nera per la seconda parte del progetto "The Blues" (7 film, il primo dei quali "L'anima di un uomo" di Wim Wenders già uscito, gli altri saranno diretti da Charles Burnett, Clint Eastwood, Mike Figgis, Marc Levin e Richard Pearce; Scorsese è il produttore esecutivo dell'intero progetto).
Molto bello il "tour" del Delta del Mississipi, con testimonianze di vecchie glorie e performance estemporanee, il senso di prosecuzione, l'attenzione a preservare le tradizioni musicali.
L'ultima parte in Africa, in Mali, è tanto avvincente dal punto di vista umano e visivo (affascinante quando sottolinea l'importanza della musica per l'uomo, quanto la musica sia cultura), quanto inappropriata quando si ascoltano le teorie di Ali Farka Touré (oltre che non tenere conto dell'autonomo sviluppo del blues negli USA, puzzano un po' di razzismo "alla rovescia"); globalmente il "viaggio" del film fa risaltare un interessante (quanto ovvio) legame tra musica africana e blues americano, e riporta alla luce diversi grandi personaggi della storia del blues.
Un po' più documentario rispetto al film di Wenders, questo film è consigliato ai soli appassionati di musica.
1 commento:
Film consigliato anche a chi di blues non ne sa e vorrebbe saperne un po' di più
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