No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100727

smells like blood


L'odore del sangue - di Mario Martone 2004


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: tromba di vi, zeba di là...


Una coppia alto-borghese, particolarmente libera sessualmente. Il marito Carlo (Placido, che sembra sempre recitare se stesso) ha una fidanzata, Lù (Giovanna Giuliani, brava e nervosa), giovane e mascolina; quando la moglie Silvia (Fanny Ardant, splendida) inizia una relazione con un giovane di estrema destra, Carlo attraversa una serie di stati d'animo contrastanti, fino a rendersi conto che, dato il suo amore per lei, deve forzare il distacco per far si che, abbandonando la di lei insicurezza, faccia la scelta che desidera ma non riesce a compiere del tutto. Da questa scelta scaturisce la tragedia finale, che Carlo subisce apparentemente senza un battito di ciglia.


Film che spiazza, parecchio. La prima parte è quasi stucchevole, sembra di vedere una coppia "aperta" anni '60 traslata al giorno d'oggi e gonfia di soldi.

Nella seconda parte escono le paranoie, i sentimenti contrastanti, la fragilità dell'essere umano; la discesa agli inferi di Silvia viene osservata senza intervenire da Carlo, evidentemente per amore della libertà dell'amata, e crea sconquassi anche nel suo rapporto "alternativo"; le emozioni sono tante, ma solo suggerite, sia per la mano di Martone, che dall'interpretazione di Placido che, forse per volere del regista, non rende giustizia a tutta questa serie di emozioni, appunto, suggerite.

Giudizio in bilico, ma gli spunti di discussione che può aprire il soggetto sono tante, quindi già per questo è positivo.

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