In America - Il sogno che non c'era - di Jim Sheridan 2004
Giudizio sintetico: da vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: che vita dé
Una famiglia irlandese si trasferisce a New York (non si capisce bene se per necessità o per sfuggire ad un passato doloroso, la morte del figlio maschio); lei insegnante si adatta a lavorare in gelateria, lui attore si reinventa tassista, le due (splendide) figlie vivono la difficoltà dell'inserimento in una società del tutto nuova (la spiegazione sul significato di Helloween della grande è da storia del cinema) con occhi disincantati, ma anche partendo dal basso (il condominio e il quartiere è uno dei più malfamati) sono capaci di "trovare" la chiave della storia (il vicino pittore malato di AIDS che aiuterà tutta la famiglia ad elaborare e risolvere il lutto).
Un paio di difetti, questo film (semi) autobiografico (anche il fratello del regista è morto; la sceneggiatura è stata scritta dalle due figlie, una delle quali è la voce off nella versione originale) di Sheridan ce li ha; va avanti un po' a scatti, alternando momenti intensi ad altri meno, e si perde un po' mettendo sul piatto alcuni temi irrisolti (un esempio su tutti: la sanità USA).
Ma, in definitiva, risulta un buon film, toccante, onesto, nervoso nella regia e con una splendida prova del cast.
Le bambine, entrambe (Sarah ed Emma Bolger), sono da Oscar.
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