Il costo della vita - di Philippe Le Guay 2004
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: fa' vaini co' vaini dé
Un avaro irrecuperabile (Fabrice Luchini) e un ristoratore dalle mani bucate (Vincent Lindon); nel mezzo, tutta una serie di personaggi e il loro personalissimo rapporto col denaro.
Una commedia, senza alcun intento "serioso", anche se si poteva andare molto più a fondo (ad esempio nel caso del vecchio industriale che cede "ai tedeschi" mettendo a spasso un sacco di gente); invece, anche dai casi più "disperati" si ricavano solo siparietti anche piuttosto divertenti.
In definitiva, si rimane a metà sia nel caso si voglia parlare del rapporto che la gente ha con i soldi, sia nel caso si voglia solo leggere i sentimenti attraverso la chiave di lettura dell'uso del denaro.
Certo, che la prostituta che "cura" l'avaro "insegnandogli" a spenderne un sacco è una trovata geniale!!
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