Non ti muovere - di Sergio Castellitto 2004
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: pop' di tronata ti picchia leilì dé
Tratto dal vendutissimo, omonimo libro di Margaret Mazzantini (l'autrice fa un'apparizione nella scena finale), il film di Castellitto non mi ha convinto fino in fondo.
Timoteo, chirurgo pieno di sensi di colpa e con l'infanzia segnata dall'abbandono del padre, ripercorre la sua vita e i suoi errori a beneficio della figlia, che sta subendo un pericoloso intervento al cranio, per mano di un amico di Timoteo, a causa di un terribile incidente; nella mente di Timoteo, tutto questo può servire per non lasciarla andare verso la morte.
Il film è senz'altro ben diretto (gli attori sono tutti "giusti", forse i due protagonisti, la Cruz e Castellitto, un po' sopra le righe, ma i ruoli lo richiedono) e ben girato (belle inquadrature ma asciutte, eleganti i movimenti di macchina); la trama però risulta piuttosto prevedibile, e i personaggi minori poco caratterizzati; tutto ciò fa si che gli struggimenti personali dei protagonisti siano lasciati un po' troppo alle recitazioni (che comunque sono all'altezza) e all'intuizione dello spettatore.
Un buon film, che però a mio parere manca di qualcosa.
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