No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100705

vampiri formato tv


The Vampire Diaries - di Kevin Williamson - Prima stagione (22 episodi; Alloy Entertainment per The CW) - 2009


Come già vi preannunciai, ho visto la prima stagione di The Vampire Diaries più o meno in contemporanea con le prime due stagioni di True Blood; è piuttosto scontato che il giudizio di una persona come me, ultra-quarantenne e che non si ritiene stupido (ma, al momento, non ne abbiamo la controprova, è bene dirlo), penda tutto assolutamente dalla parte del secondo.

A partire dalla rete per il quale è stato prodotto (The CW), una rete che si rivolge palesemente ad un pubblico adolescente, possiamo già inquadrare la serie. Non dobbiamo però dimenticare che esistono padri di famiglia o madri lavoratrici che si sono appassionati, che ne so, a Smallville, che è andato in onda proprio su quel canale (dopo la fusione di The WB con UPN).


E quindi, diciamo qualcosa sulla prima stagione di questa serie, con la quale la vampiro-mania approda in televisione; anche qui c'è da precisare che il tutto è sicuramente una conseguenza del successo interplanetario della serie cinematografica di Twilight, anche se le serie ispirate a tematiche horror sovrannaturale, e in special modo vampiresca, esistevano già. Da sottolineare inoltre che la serie di libri alla quale si ispira TVD, l'omonima di Lisa J. Smith, è di molto antecedente a quella di Stephenie Meyer. Molte somiglianze potrebbero seriamente far pensare ad un caso palese di plagio, da parte della ormai multimilionaria Meyer.


Non si sa come mai, le similitudini in queste storie sono davvero impressionanti. La (bella, ma proprio bella, anche se giovane, davvero giovane) protagonista, Elena Gilbert, ha da poco perso entrambe in genitori in un incidente d'auto, e cerca di elaborare il lutto continuando ad aggiornare il suo personale diario. Con lei, il fratello più piccolo ma già molto problematico, e la zia, caricata di una enorme, e probabilmente più grande di lei, responsabilità, essendo rimasta l'unica familiare. Nella cittadina di Mystic Falls, in Virginia, teatro della maggior parte delle vicissitudini, cittadina che nel corso delle puntate diventerà la vera protagonista, a causa della sua storia, arriva un giovane belloccio e tenebroso, che si iscrive alla locale high-school "ipnotizzando" la segretaria. Nonostante Stefan Salvatore (oh, son tutti italiani i vampiri nell'immaginario statunitense), questo il suo nome, attiri subito l'attenzione di ogni gentile donzella di Mystic Falls, gli occhi di Stefan sono solo per Elena.

Da qui in avanti, la storia si dipana con esasperante lentezza, sostenuta da una colonna sonora teenageriale che spesso e volentieri sovrasta i dialoghi, molto spesso inconsistenti, ma rivela una serie quasi sorprendente di segreti nascosti e/o celati dalla cittadina stessa, o da alcuni dei suoi abitanti.


Diciamocelo, la serie non è di quelle importanti e dense di significato, appassionanti ed imperdibili. Si salva qualcosina, soprattutto la figaggine di alcuni protagonisti (sto parlando di Nina Dobrev, Elena Gilbert ma non solo, e non vi dico altro per non rovinarvi l'eventuale sorpresa, deliziosa brunetta con splendidi capelli quasi da indiana e un viso da cartone giapponese, canadese di adozione ma, pensate, bulgara - di Sofia - di nascita - vista di sfuggita in Away From Her -, e di Ian Somerhalder - Damon Salvatore - , visto fugacemente in Lost ma pure in Tell Me You Love Me, uno di quegli uomini che suscitano invidia nei maschietti, c'è poco da fare, e sarebbe troppo comodo cavarsela con un classico "non sa recitare", perchè se così fosse la Bellucci sarebbe rimasta a fare la modella), e vi rimando a questa, meravigliosamente cattiva e divertente, recensione del pilot.

2 commenti:

kaw ha detto...

ciao, ho visto il commento che hai lasciato su Serialmente, grazie per il link (e per i complimenti).

se posso spezzare una lancia in favore della recitazione di Ian CostantementeATorsoNudo Somerhalder, bisogna dire che tra tutti è probabilmente il meno cane.

jumbolo ha detto...

ma si, in effetti come detto lui e la nina sono i più attori. Ian fa un po' troppe mossette, sembra un po' l'equivalente maschile di Meg Ryan. ma non è malaccio per niente.
ciao!