Le cinque variazioni - di Jorgen Leth e Lars Von Trier 2004
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: popo' di svarvolati loro due dé
Una acuta riflessione sull'essere artista, sul fare cinema per dire qualcosa.
Potremmo semplificare così questo lavoro a quattro mani; Von Trier, fan del corto "The Human Perfect" di Leth, lo sfida a girare altri cinque corti partendo da quell'idea ma ponendo via via delle limitazioni (gli "obstructions"del titolo originale in inglese).
I prodotti finiti sono vari, ma sempre interessanti, a volte geniali (vedi il secondo girato a Bombay, inquietante).
Le sorprese si susseguono e, anche se rimane un documento per cinefili, il risultato è, oltre che interessante, l'ulteriore dimostrazione della genialità di Von Trier (e una traccia delle sue influenze).
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