Amorfù - di Emanuela Piovano
Giudizio sintetico: si può perdere (1,5/5)
Giudizio vernacolare: una bella zotta
Giovane psichiatra, assistente in una comunità di recupero, si invaghisce di un paziente.
Un soggetto potenzialmente morboso e interessante, con due buoni attori italiani a disposizione (Sonia Bergamasco e Ignazio Oliva), viene letteralmente buttata al vento dalla regista, con una regia piatta (nonostante alcuni momenti nei quali prova a vivacizzarla, con risultati francamente un po' ridicoli), uno svolgimento poco felice e, non ultime, alcune scelte musicali decisamente infelici.
Si ha l'impressione più volte, durante la visione, di assistere ad un prodotto televisivo.
Poco altro da aggiungere, un film bruttino e piuttosto noioso, nonostante le premesse.
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