No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100710

mostro


Monster - di Patty Jenkins 2004


Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)

Giudizio vernacolare: boia 'ome stava male leilì dé


Come molti di voi sapranno, il film è la storia, sia pure romanzata, di Aileen Wuornos, prostituta statunitense, autrice di sette omicidi e giustiziata tramite iniezione letale in Florida nel 2002.


Il film è intenso, del resto la storia non è usuale, anche se di storie miserabili ne sentiamo tutti i giorni; la protagonista, eterosessuale (almeno, così crede), sembra spinta a innescare la sua spirale di delitti dall'amore che prova, forse per la prima volta, per Selby, una ragazza più giovane di lei, in cerca di emancipazione e di coraggio, per affermare la sua omosessualità a dispetto di una famiglia oppressiva. Aileen invece, viene da una vita di angherie e di abusi, e l'unica strada per sopravvivere è sempre stata vendere il suo corpo.

C'è tutta la miseria del mondo concentrata in questa storia di ordinaria emarginazione, una storia che ci illustra spietatamente come l'ignoranza possa ottundere facilmente la mente umana, specialmente quando è in cerca d'amore e di comprensione; le sequenze di Aileen che cerca lavoro sono lo spietato specchio di una società che non sa più ascoltare i deboli e i bisognosi, la pistola che Aileen ha sempre con se il rovescio di una medaglia marcia.

Il film è permeato di una sottile pietà verso la Wuornos, non escludo che la regista abbia romanzato un po' troppo la storia, dirigendola verso l'indulgenza; del resto, ognuno è libero di prendere una posizione davanti a storie così.

Nonostante la storia "forte", è impossibile non arrendersi però all'evidenza che questo è un film d'amore, ed è un film fatto dalle due protagoniste; se la Theron, bellissima anche sotto il trucco e i chili presi per il film (guardatela nella scena dove si lava in bagno, e poi prendete una sua foto in abito nero per una qualsiasi cerimonia, rimarrete allibiti), caratterizza un personaggio rozzo e tormentato al limite della perfezione, ed è stata giustamente premiata con l'Oscar, la Ricci a momenti la supera, dipingendo una giovane alle prese con le enormi difficoltà di portarsi un fardello pesante come l'omosessualità in una società bigotta, ma pronta a lasciarsi andare al grande amore con una tenerezza impressionante, per poi farsi travolgere dagli eventi. Una coppia di attrici stupenda, poco da aggiungere.

Citazione d'obbligo per la colonna sonora, che ci riporta indietro di 15 anni, curata da Steve Perry, ex Journey, che riserva un posto speciale per il suo ex gruppo : la loro bellissima Don't Stop Believin', oltre che sui titoli di coda, si sente in una delle scene di maggior "trasporto" del film, quando Aileen e Selby si baciano forsennatamente per la prima volta.

Quando l'amore è pericoloso.

Nessun commento: