Esther - Di Amos Gitai (1986)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Quando il re Ahasuerus di Persia caccia dalla sua corte la regina Vashti per essersi rifiutato di presentarsi davanti a lui, una frenetica ricerca di giovani vergini si scatena in tutto il regno, estendendosi dall'India all'Etiopia. Ester, un'orfana cresciuta da suo zio ebreo, Mordecai, è entrata nell'harem del re, dopo averla scelta come moglie senza sapere che era ebrea. A corte, Esther previene un attacco contro il re grazie alle informazioni fornite da suo zio. Per il servizio reso, Esther e Mordecai diventano gli unici personaggi di corte liberi di non prostrarsi di fronte a nessuno. Tuttavia, quando Mordecai rifiuta di inchinarsi al ministro Haman, quest'ultimo comanda la morte di tutti gli ebrei del regno sotto il sigillo del re. Questo viene scoperto da Esther e Mordecai, che escogitano a loro volta un piano per salvare il loro popolo. Mordecai agisce in anticipo contro Haman ordinando il vendicativo sterminio di tutti coloro che vogliono la morte degli ebrei.
Tra i primissimi lungometraggi del regista israeliano, Esther risente della sua propensione teatrale, ma lascia chiaramente intravedere la posizione critica verso l'atteggiamento guerresco dello stato di Israele. Interessante, ma un po' pesante.
Among the very first feature films of the Israeli director, Esther is clearly influenced from his theatrical propensity, but clearly reveals the critical position towards the warlike attitude of the state of Israel. Interesting, but a little heavy.
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