No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20201031

Lamento

Lament - Touché Amoré (2020)
Il percorso che porta a questo quinto disco della band di Los Angeles, California, almeno a livello lirico, è soprattutto quello interiore del cantante e leader Jeremy Bolm, che dopo aver dedicato il disco precedente (splendido pure quello) alla morte della madre, si è reso conto a sue spese che perdite come quelle ti accompagneranno per tutta la vita: nonostante questo, il disco risuona, in maniera agrodolce, di una speranza venata di amarezza, ma è comunque un album scritto, eseguito e vissuto, da una band che ama la vita, e l'approccio è positivo. A livello musicale, con l'aiuto del produttore Ross Robinson, i Touché Amoré vanno ben oltre il post hardcore, ovviamente presente e riconoscibile, e riescono a far fruttare al meglio gli echi shoegaze, quelli rock, arrivando addirittura ad inserire tocchi di country, southern blues, ed intro di pianoforte, per un risultato sorprendente e a tratti maestoso. Mai domi, con una sezione ritmica robustissima e chitarre versatili, la voce di Bolm più a declamare verità che a cantare, con quella sua forza più umana che mai, ci regalano quello che se non è un capolavoro, poco ci manca. Da ascoltare assolutamente.
The path that leads to this fifth album by the band from Los Angeles, California, at least at a lyrical level, is above all the inner one of the singer and leader Jeremy Bolm, who after having dedicated the previous album (also splendid) to the death of his mother, he realized at his expense that losses like those will accompany you throughout your life: despite this, the record resonates, in a bittersweet way, with a hope tinged with bitterness, but it is still an album written, performed and lived, by a band that love life, and the approach is positive. On a musical level, with the help of producer Ross Robinson, Touché Amoré go far beyond the post hardcore, obviously present and recognizable, and manage to make the most of shoegaze echoes, rock ones, even going so far as to insert touches of country, southern blues, and piano intro, for a surprising and sometimes majestic result. Never bended, with a very robust rhythm section and versatile guitars, Bolm's voice more to declaim truth than to sing, with his more human strength than ever, they give us, if not a masterpiece, not much is missing. Absolutely to listen.

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