Dopo nove mesi e numerosi trapianti di cuore falliti, Papa Pio XIII rimane in coma, ma ha sviluppato un seguito di culto ed è venerato da molti come un santo. Su consiglio di Bauer, l'ambasciatore della Santa Sede, Voiello decide che un nuovo papa deve essere eletto per impedire a Pio XIII di diventare un falso idolo. Comprendendo che il conclave papale non è disposto a eleggerlo, lui e gli alleati si impegnano in un voto tattico per impedire che il suo avversario, il cardinale Hernández, venga selezionato. Eleggono invece il mite cardinale Viglietti, devoto seguace di Francesco d'Assisi, sperando di influenzarlo per procura. Adottando il nome di Papa Francesco II, Viglietti si abitua rapidamente al suo potere e introduce radicali riforme caritative nella chiesa, come consentire alle masse di rifugiati di rifugiarsi in Vaticano, prendendo il pieno controllo degli Archivi e delle finanze vaticane con l'intento di darli via, e costringere il Collegio dei Cardinali a cedere i loro oggetti di valore. Le riforme, oltre all'intenzione di Viglietti di ribellarsi a Voiello, fanno sì che quest'ultimo e Hernández complottino per sostituirlo con il più moderato Sir John Brannox, che era la terza preferenza nelle elezioni. Papa Francesco II soffre di un apparente attacco cardiaco e muore, e si capisce che la cosa è stata orchestrato da Bauer. Papa Pio XIII, in coma da mesi, finalmente muove il dito.
Un detto della mia zona recita "Arlecchino scherzando, si confessò": Sorrentino, con le sue trovate surreali ed oniriche, picchia durissimo sulla Chiesa Romana, lasciando intravedere però rispetto per la religione in sé. Nulla, quindi, è cambiato, rispetto a The Young Pope, del quale questo The New Pope è la naturale prosecuzione, così come la godibilità della narrazione, se ad essa lo spettatore si abbandona senza preconcetti. Grande cast internazionale, che nonostante ciò, esalta la grandezza di Silvio Orlando, questa volta addirittura impegnato in un doppio ruolo.
A motto from my area reads "Arlecchino while joked, he confessed": Sorrentino, with his surreal and dreamlike ideas, beats hard on the Roman Church, leaving however a glimpse of respect for the religion itself. Nothing, therefore, has changed, compared to The Young Pope, of which this The New Pope is the natural continuation, as well as the enjoyment of the narrative, if the spectator abandons himself without preconceptions. Great international cast, which despite this, enhances the greatness of Silvio Orlando, this time even engaged in a double role.
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