Róisín Machine - Róisín Murphy (2020)
Le recensioni che ho letto sul quinto disco solista della ex cantante dei Moloko, mi hanno stranamente confortato. Nonostante il genere sia lontano da quello che preferisco normalmente, le citazioni di Donna Summer, soprattutto nella fase della sua carriera quando collaborò con Giorgio Moroder, dimostrano che l'apice della disco music è una parte che conosco. Nonostante ciò, vi ripeto ancora una volta che non sono la persona più appropriata per giudicare il lavoro della cantante irlandese, sul quale per prima cosa vi posso consigliare, se siete dei rocker, di togliervi i paraocchi prima di ascoltarlo, e provare a giudicarlo senza preconcetti. Vi troverete all'ascolto di un disco fatto con sapienza, una roba che fa impallidire qualsiasi altra produzione dance recente. Ogni traccia ha il suo perché, le liriche sono vaghe (ma non banali) abbastanza perché ognuno possa farle proprie, le influenze spaziano lungo tutta una serie di generi dance che hanno modificato lo stesso genere negli ultimi 50 anni. Fondamentale, pare, la collaborazione con Richard Barratt (aka DJ Parrot e Crooked Man), con il quale Murphy ha lavorato negli ultimi (almeno) 8 anni, visto che Simulation uscì come singolo nel 2012, e Jealousy nel 2015. Un disco di dance che mi fa riconsiderare il giudizio su molte star pop più giovani.
The reviews I read on the fifth solo album of the former Moloko singer have strangely comforted me. Although the genre is far from what I normally prefer, Donna Summer's quotes, especially in the phase of her career when she collaborated with Giorgio Moroder, show that the apex of disco music is a part I know. Despite this, I repeat once again that I am not the most appropriate person to judge the work of the Irish singer, on which I can first advise you, if you are a rocker, to take off your blinders before listening to it, and try to judge it without preconceptions. You will find yourself listening to an album made with wisdom, a stuff that dwarfs any other recent dance production. Each track has its own reason to be, the lyrics are vague (but not trivial) enough for everyone to make them their own, the influences range across a whole series of dance genres that have changed the same in the last 50 years. Crucial, it seems, is the collaboration with Richard Barratt (aka DJ Parrot and Crooked Man), with whom Murphy has worked for the last (at least) 8 years, given that Simulation was released as a single in 2012, and Jealousy in 2015. A dance record which makes me reconsider my judgment on many younger pop stars.
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