No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20201013

Tutti i pensieri volano

All Thoughts Fly - Anna von Hausswolff (2020)

Potrei dirvi che il quinto disco di Anna, uscito da poco, è stato registrato su un organo a canne situato a Göteborg, e che tale organo è una replica svedese dell'organo Arp Schnitger in Germania. È il più grande organo al mondo accordato in un certo modo (che potrei riportarvi ma del quale non saprei spiegarvi il significato, quindi evito). Sappiamo che l'organo è una parte fondamentale del lavoro della musicista svedese, sappiamo anche che il fidanzato della stessa è italiano e che lei passa spesso le sue vacanze in Italia. Il disco in questione, che mette da parte il cosiddetto gothic pop dei quattro dischi precedenti per un album interamente strumentale, prende l'ispirazione dal Parco dei mostri di Bomarzo (la foto di copertina vede la stessa Anna sfuocata, in posa, nella bocca dell'Orco, uno dei mostri del parco), in provincia di Viterbo, e dalla sua storia affascinante costruisce una serie di sette tracce (sei e l'interludio Entering), piene di pathos e di dolore, il Dolore di Orsini, appunto, quello che fece costruire il parco. Semplicemente, vi invito ad entrare in questa dimensione, molto lontana dai nostri ascolti "classici", totalmente di nicchia, ma senza dubbio affascinante. Ci sono dei momenti di grande bellezza.



I could tell you that Anna's fifth record, recently released, was recorded on a pipe organ located in Gothenburg, and that this organ is a Swedish replica of the Arp Schnitger organ in Germany. It is the largest organ in the world tuned in a certain way (which I could tell you but whose meaning I cannot explain, so I avoid). We know that the organ is a fundamental part of the Swedish musician's work, we also know that her boyfriend is Italian and that she often spends her holidays in Italy. The album we are talking about today, which sets aside the so-called gothic pop of the four previous albums for an entirely instrumental one, takes its inspiration from the Parco dei Mostri of Bomarzo (the cover photo sees Anna herself blurred, posing, in the mouth of the Orco, one of the monsters of the park), in the province of Viterbo, and from its fascinating history builds a series of seven tracks (six and the interlude Entering), full of pathos and pain, the Dolore di Orsini (Pain of Orsini), precisely, that who had the park built. Simply, I invite you to enter this dimension, very far from our "classic" listening, totally niche, but certainly fascinating. There are moments of great beauty.

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