Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Centro Italia, oggi. Matteo ed Ettore sono due fratelli molto diversi tra di loro, che si sono allontanati negli anni anche a causa di questa diversità. Matteo è un imprenditore raffinato e moderno, apertamente omosessuale, che vive nella grande città e si circonda di amicizie chiassose; Ettore è rimasto nel paese di origine, è un uomo dalla grande manualità, non ignorante ma semplice, poco loquace, separato con un figlio piccolo. La scoperta di una grave malattia che colpisce Ettore, non senza scontri, li farà riavvicinare non poco.
Questo secondo lungometraggio di Valeria Golino come regista (e co-sceneggiatrice), mi ha confermato la bontà della scelta di carriera. Buon occhio, magari manieristico e non geniale, ma ottime scelte dei soggetti e altrettanto ottima direzione del cast. Davvero un altro buon prodotto tutto italiano.
This second feature film by Valeria Golino as director (and co-writer), confirmed to me the goodness of her career choice. Good eye, perhaps manneristic and not so genious, but excellent choices of subjects and equally excellent direction of the cast. Really another good all-Italian product.
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