No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080423

ah, la satira

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Mostri, ministri e ministeri
Alessando Robecchi
Grande agitazione politica nella maggioranza per la formazione del nuovo governo. Ultima novità, il veto di An sul ministero della Sanità: il nome di Joseph Mengele non convince ed è considerato un avvicinamento troppo repentino alle posizioni della Santanché. Si pensa anche all'urologo di Berlusconi. Per le Politiche della Famiglia lo scontro si fa duro: Anna Maria Franzoni pare favorita, ma se la giocano anche Barbablù (Lega) e Andrei Chikatilo, il Mostro di Rostov, consigliato dall'amico Putin. Con un gesto di responsabilità, Barbablù potrebbe accettare le Pari Opportunità, ma il problema non sarebbe comunque risolto perché con la Franzoni alla famiglia, la Difesa spetterebbe a Taormina. Un'eventualità, questa di Taormina alla Difesa, che indispettisce il candidato più favorito, Ignazio La Russa, sostenuto da An dopo la notizia della morte del generale Graziani. Dura la battaglia anche per gli Interni: si cerca una figura inflessibile che non snaturi lo spirito dell'alleanza di governo. Spunta il nome del Macellaio di Riga, soprattutto in chiave anti-rom, ma circolano con insistenza anche i nomi di Scajola (quello di Genova) e dell'assessore Graziano Cioni (quello di Firenze). Calisto Tanzi alle Attività Produttive pare coerente con la linea liberista, mentre lo scontro si fa duro per il ministero dei Beni Culturali, dove se la giocano Maria De Filippi e Cristiano Malgioglio (An), con un terzo incomodo molto spinto dalla Lega, un elettrauto di Cernusco Lombardone, mentre la candidatura di Sandro Bondi (Pdl) sembra un po' provocatoria. Restano da sistemare le pedine per l'Istruzione, dove è ben quotato Formigoni, sempre se alla regione Lombardia andrà Luck, uno spinone bergamasco di sei anni già premiato in numerose mostre canine. Per l'Ambiente è in corsa Michela Brambilla e la cosa pare fatta, così come per le Comunicazioni, dove è senza rivali Maurizio Gasparri, questa volta equipaggiato con un impianto wi-fi. L'altra volta con il telecomando, Silvio fece un po' fatica.

da http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/20-Aprile-2008/art4.html

1 commento:

Anonimo ha detto...

gasparri,la russa,taormina...quanta bella gente....mi chiedo se a sto punto non sarebbe giusto dare un ministero a dell'utri.io aspetto con ansia il giorno in cui questi signori riscriveranno la storia.
POVERA ITALIA!!!!!

punkow