White Lies For Dark Times - Ben Harper And Relentless7
Fly One Time, per esempio, e per non partire dall'inizio, è un pezzo quasi perfetto per uno di quei serial tipo O.C., quindi, usato 20-30 secondi. Ecco di cosa è capace adesso quel musicista che risponde al nome di Ben Harper. Ha detto che, se fosse stato per lui, non avrebbe neppure usato il suo nome, avrebbe chiamato la band solo Relentless7, gliel'ha imposto la casa discografica (ottima ammissione). Qualche vecchio fan, e magari anche qualcuno che si imbatterà in questo disco per sbaglio, rimarrà piuttosto colpito dal pezzo di apertura, Number With No Name, un southern rock abbastanza tirato, con tanto di slide guitar, in un classico stile che ricorda i Black Crowes, ma anche questa è una cosa alla quale Harper ci ha abituato da un po'. Quel che segue è una sequela di pezzi che ormai, come dire, si sa già come vanno a finire. Vogliamo parlare di quali pezzi ricorda Lay There & Hate Me oppure Why Must You Always Dress In Black - che è comunque un buon pezzo, anche se standard -, quante volte vi sembra di aver già sentito una ballad come Skin Thin (anche solo da Ben) o un intro di chitarra come quello di Keep It Togheter (So I Can Fall Apart)? L'originalità ormai ha da un pezzo fatto spazio agli standard (come detto prima), e il fatto che la nuova band suoni un po' più rock, nonostante la registrazione sia piuttosto spartana e suoni un po' come quei dischi dove Harper cominciava a fare come Lenny Kravitz (suonando tutti gli strumenti da solo; qui è ovvio che non lo fa, senza neppure leggere le note di copertina, in quanto di suonare un intro di batteria come quello di Shimmer & Shine, un pezzo poi privo di qualsiasi altro interesse, non ne sarebbe capace), non aggiunge né coraggio, né atmosfera.
5 commenti:
boia
spero di non deluderti
anche se un m'hai mai voluto bene come a lui
danne
:))
la solita rottura di cazzo, insomma.
ufff....
Mau
Come al solito troppo critico...
Il Ben dopo le ultime cagate e il peggio dei peggio di lifeline, ha fatto un qualcosa che mi ha fatto tornare voglia di ascoltarlo... e ciò per ora mi basta...
ciao Ale,
smack
Joe
anch'io non sono così critico nei confronti di questo disco.
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