the aura

El aura - di Fabián Bielinsky 2005

Giudizio sintetico: si può vedere

L'aura è quel momento in cui si fondono passato e futuro, nel quale i contorni di tutto diventano sfuocati. Esteban Espinosa, un taciturno tassidermista di Buenos Aires, la conosce bene. Convive da anni con l'epilessia, e l'aura ne precede gli attacchi. Esteban è un tipo tranquillo, lavoratore, ma è ossessionato dal "colpo perfetto", inteso come rapina. Ha memoria fotografica, intelligenza, ed è convinto che la maggior parte dei ladri e dei poliziotti sia scarsa, a livello intellettivo. Quando l'amico Sontag, preoccupato del contraccolpo dovuto all'abbandono da parte della moglie, lo porta con sè a caccia nella foresta patagonica, accadono una serie di eventi tragici e concatenati che danno a Esteban l'opportunità di mettere a segno il colpo che sogna da una vita.

E' stato definito neo-noir, il genere (anche) di Bielinsky, argentino morto precocemente (nel 2006 a 47 anni di infarto); questo è il suo secondo film, dopo il debutto incoraggiante con Nove Regine. Ritmo lento e sceneggiatura intricata, meno divertente e più criptico del precedente, riesce a creare una certa atmosfera grazie anche alla parte, preponderante, girata nella foresta rigogliosissima vicino alla zona di Bariloche. Può piacere anche agli spettatori che non amano il genere, ben fotografato e ottimamente diretto, vanta anche una buonissima prova corale del cast, pieno di attori navigati (Darín, Awada, D'Elía) ma anche di giovani promettenti (Dolores Fonzi, nei panni di Diana - angolo gossip: è la compagna di Gael Garcia Bernal, e ha partorito da pochissimo il di lui figlio Lázaro - e Nahuel Pérez Biscayart nei panni di Julio).

Non è uscito in Italia.