Da Repubblica on line, ma l'hanno "battuta" tutte le agenzie.
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Una commessa di Grosseto protagonista di un video a luci rosse è stata costretta alle dimissioni dai titolari per il buon nome del negozio
Gira film hard e viene licenziata
Gira film hard e viene licenziata
Condannati i datori di lavoro
Il giudice ha dato ragione alla ragazza. Multa salatissima in attesa che venga quantificato il risarcimento danni
GROSSETO - Il film porno le costa il licenziamento dal posto di lavoro. Ma il giudice dà ragione alla ragazza e condanna i suoi datori. La vicenda ha come protagonista una commessa di Grosseto, colpevole, secondo i suoi datori di lavoro, di aver dato corpo alle sue fantasie, diventando protagonista di una pellicola hard. E tutto a loro insaputa. Al momento non è dato sapere come possano aver saputo della seconda attività della loro commessa. Ma una volta accertata l'identità dell'attrice protagonista del filmino a luci rosse, hanno costretto la loro dipendente a rassegnare le dimissioni per il buon nome del negozio. La ragazza, però, non si è data per vinta e ha intrapreso un'intensa battaglia legale contro i suoi principali un po' troppo "bigotti", sfociata anche in sede penale. Il giudice dopo un attento esame della vicenda, non ci ha pensato due volte a dare ragione alla ragazza. Così ha condannato i titolari del negozio al pagamento di una multa salatissima, in attesa che venga quantificato il risarcimento danni, che sarà fissato attraverso un'altra causa intentata dalla giovane.
(18 aprile 2009)
Il giudice ha dato ragione alla ragazza. Multa salatissima in attesa che venga quantificato il risarcimento danni
GROSSETO - Il film porno le costa il licenziamento dal posto di lavoro. Ma il giudice dà ragione alla ragazza e condanna i suoi datori. La vicenda ha come protagonista una commessa di Grosseto, colpevole, secondo i suoi datori di lavoro, di aver dato corpo alle sue fantasie, diventando protagonista di una pellicola hard. E tutto a loro insaputa. Al momento non è dato sapere come possano aver saputo della seconda attività della loro commessa. Ma una volta accertata l'identità dell'attrice protagonista del filmino a luci rosse, hanno costretto la loro dipendente a rassegnare le dimissioni per il buon nome del negozio. La ragazza, però, non si è data per vinta e ha intrapreso un'intensa battaglia legale contro i suoi principali un po' troppo "bigotti", sfociata anche in sede penale. Il giudice dopo un attento esame della vicenda, non ci ha pensato due volte a dare ragione alla ragazza. Così ha condannato i titolari del negozio al pagamento di una multa salatissima, in attesa che venga quantificato il risarcimento danni, che sarà fissato attraverso un'altra causa intentata dalla giovane.
(18 aprile 2009)
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Nella foto, per fare due risate, qualcuno in rete si è accorto di quello che vado dicendo da anni e anni: il cantante Raf e Rocco Siffredi sono identici.
4 commenti:
Noo ma che dici, macché uguali... Raf veste molto più elegante (a sinistra, col fiocco) ;)
:))
Anche Matt Cameron è uguale a Rocco Siffredi
bravo, concordo
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