No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090413

due (o tre) amanti


Two Lovers - di James Gray 2009


Giudizio sintetico: da evitare


Un giovane cammina goffo su un molo a Brighton Beach, New York, portandosi dietro alcuni abiti appena usciti da una lavanderia. Si avvicina al parapetto, lo scavalca, si tuffa in acqua e sembra non abbia intenzione di risalire. La gente vede, accorre. Ad un certo punto, lui risale. Lo aiutano, si riprende, se ne va senza quasi ringraziare, dice di essere caduto, ma le persone che sono accorse hanno visto: ha tentato il suicidio.

Il giovane si chiama Leonard Kraditor, di famiglia ebrea, e vive a casa con i genitori, il padre ha una lavanderia (gli abiti di cui sopra), Leonard lavora con lui e fa le consegne a domicilio. Leonard ha già tentato il suicido, è un maniaco depressivo e, forse ha anche qualche altra malattia, è reduce da un quasi matrimonio e un amore finito. Gli piace fare foto, in bianco e nero, ai paesaggi, alle cose, non alle persone: perchè, dice lui, "le persone le guardano le foto, non importa che ci siano dentro".

I genitori, amorevoli fin quasi all'ossessione, si preoccupano per lui e per il suo futuro. Forse nascondendosi il problema vero di Leonard. E quindi, Reuben, il padre, innanzitutto sta cercando di portare a termine una fusione con un'altra società a conduzione familiare di un altro ebreo, Michael Coen. C'è dell'altro: Michael ha una figlia molto bella, educata, timida, all'incirca dell'età di Leonard, si chiama Sandra. Si organizza una cena casalinga per parlare d'affari e per fare incontrare i "ragazzi". Si capisce subito che Sandra è attratta da Leonard. Beh, in realtà è stata Sandra ad insistere per conoscere Leonard, e glielo rivelerà candidamente.

Poco dopo, Leonard, casualmente, conosce Michelle, proprio nella tromba delle scale del palazzo dove abita. Bionda, sottile, intrigante, sta come fuggendo da un uomo che le sta urlando contro dall'appartamento al piano di sopra. La invita ad entrare, come per ripararsi. Lei accetta. Si capisce subito che Leonard è attratto da Michelle. Lei però ha una storia complicata, e inizia immediatamente a raccontargli bugie: la persona che le urlava contro per le scale non è suo padre, ma il suo uomo, che è sposato con un'altra, ed ha pure dei figli.

Per semplificare le cose, Leonard accetta la corte di Sandra, e i due si fidanzano, mentre la fusione tra le attività dei genitori procede.


Ho provato a cercare (incredulo) qualche recensione negativa su questo film: inutile. Tutte positive, quasi esaltanti. Ho esitato moltissimo prima di vederlo: con il precedente film di James Gray, I padroni della notte, sempre con Joaquin Phoenix (presente in tre dei quattro film di Gray), era andata nello stesso modo. Recensioni entusiastiche, poi alla prova della sala, un film esageratamente brutto e inutile. Dopo 30 minuti di Two Lovers mi sono ritrovato a pensare: ecco la ragione per cui Phoenix ha deciso di lasciare la recitazione. Dev'essersi rivisto Two Lovers. Intendiamoci: il cinema, come tutte le arti, è soggettivo. Per cui, questo è solo il mio giudizio, la mia impressione.

Come tutti sottolineano, vagamente ispirato da Le notti bianche di Dostoevskij, Two Lovers appare come una storia telefonata dal primo all'ultimo ciak. Non c'è una sola azione che stupisca, tutti fanno la cosa sbagliata continuamente. I dialoghi risultano insulsi, a parte pochissime eccezioni, e tutto, fotografia compresa, cospira per deprimere lo spettatore.

Probabilmente è così che si sentono Gray e il collaboratore alla sceneggiatura Ric Menello, davanti all'uomo (e la donna) moderna: senza un minimo di fiducia. Come criticarli, del resto.

E' vero, alla fine il cerchio si chiude sulla menzogna, che è alla base di una buona percentuale delle coppie e delle famiglie moderne. E forse Two Lovers vuole metterci in guardia su questo fronte. però, trovo ci sia modo e modo per farlo. E questo modo, non mi piace.

Interessante la parte di New York, come già detto, Brighton Beach, che fa da sfondo alla storia, molto popolare, vera. Le recitazioni. Phoenix (Leonard) è incensato per come recita l'uomo instabile, schizzato, depresso. A me pare semplicemente che metta in scena se stesso, storto (come sempre), caracollante, asimmetrico, con quella faccia un po' così. Non so se è un merito. La Paltrow (Michelle) è adatta al ruolo, l'isterica convinta di essere più bella di quello che è realmente. Vinessa Shaw (Sandra), un interessante clone di Hilary Swank con spruzzate (più robuste) di Keira Knightley, recita la sua parte defilata, vorrei rivederla in qualcosa di più impegnativo. Isabella Rossellini e Elias Koteas al minimo sindacale.

Una delusione totale.

11 commenti:

Roberto ha detto...

Però la zinna della Gwilnet vale il film!!...non il biglietto!

Alessandro ha detto...

Congratulazioni, non ti conosco ma sei uno dei pochi che ha avuto il coraggio di stroncare questo sopravvalutatissimo , pretenziosissimo e banalissimo polpettone.

jumbolo ha detto...

grazie! e grazie per la visita!

Simonros ha detto...

Concordo con la tua opinione.
Film pretenzioso, noioso e abbastanza ridicolo in alcuni momenti.
Un pò come è successo l'anno scorso con Cous Cous, altra immane cagata, i critici devono aver fumato pesante prima di scrivere quelle recensioni.
E' l'unica spiegazione plausibile..

jumbolo ha detto...

Beh, grazie anche a te, è confortante sapere che non si è preso un abbaglio :))

Anonimo ha detto...

A me piacerà di sicuro...

jumbolo ha detto...

dipende chi sei

Anonimo ha detto...

Il tuo Wa(l)ter...

jumbolo ha detto...

ah ecco
boh prova

popeantonio ha detto...

giudizio sintetico: sei un coglione

jumbolo ha detto...

boia, te invece sei un signore...