No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20251027

Ferie d'agosto 2

Un altro Ferragosto - Di Paolo Virzì (2024)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Ventotto anni dopo la loro estate insieme, i Molino e i Mazzalupi tornano a Ventotene per motivi diversi. Sandro è ormai morente e il figlio ventiseienne Altiero, imprenditore digitale sposato con un fotomodello, decide di invitare gli amici del padre a trascorrere un'ultima estate tutti insieme. Ma negli stessi giorni la cittadina ospita anche le nozze di Sabry Mazzalupi, diventata celebrità del web, che portano a Ventotene non solo la famiglia della donna, ma anche giornalisti, curiosi e arrampicatori sociali. (Wikipedia)

Non mi è affatto dispiaciuto, questo sequel, ben 28 anni dopo, di uno dei primi film del regista livornese, Ferie d'agosto (1996). Riesce molto bene a tratteggiare, con pennellate varie, come "siamo" cambiati tutti, come italiani, in questi ultimi 30 anni. Non è un bel vedere, ed è il compito anche di un regista, farlo notare, anche con terapie d'urto. Ribadisco che Virzì è forse l'unico che è riuscito ad accogliere il testimone della mitica "commedia all'italiana".

I didn't dislike this sequel, 28 years after one of the Livorno-born director's first films, August Vacation (1996). It manages to portray, with various brushstrokes, how we, as Italians, have all changed over the last 30 years. It's not a pretty sight, and it's a director's job to point it out, even with shock therapy. I reiterate that Virzì is perhaps the only one who has succeeded in upholding the legacy of the legendary "Italian comedy."

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