Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Lo sceneggiatore televisivo Adam, solitario, vive una vita appartata a Londra. Nel suo palazzo, incontra il vicino ubriaco Harry, che lo ha notato nell'edificio e vuole passare la notte con lui. A malincuore, Adam rifiuta e manda via Harry. Adam si dedica alla scrittura e decide di visitare la sua casa d'infanzia in periferia, ora vuota. Incontra i suoi genitori, entrambi morti in un incidente d'auto decenni prima, poco prima che lui compisse dodici anni, e li ripresenta all'età in cui morirono. Adam cena con loro e promette di tornare a trovarli. Tornato al suo appartamento, Adam incontra Harry vicino all'ascensore. Ricambia l'interesse di Harry e i due iniziano una relazione appassionata. Adam scopre la distanza che Harry prova nei confronti della sua famiglia e i due costruiscono lentamente una vita insieme. (Wikipedia)
La coppia dei protagonisti principali contribuisce non poco a creare un'atmosfera onirica, l'atmosfera spesso esageratamente strappalacrime che chiaramente, il regista voleva generare con questo film, con questa storia. Il dolore, la perdita, l'amore di tutta una vita. Tutto molto bello, ma, a differenza di gran parte della critica, non riesco ad urlare al capolavoro.
The main couple of actors protagonists, contributes significantly to the dreamlike atmosphere, the often overly tear-jerking atmosphere that the director clearly wanted to engender with this film, with this story. Pain, loss, the love of a lifetime. It's all very beautiful, but, unlike most critics, I can't quite bring myself to call it a masterpiece.
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