No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20210415

Poetry - Di Lee Chang-dong (2010)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)


Sulla riva di un fiume, un bambino sta giocando. Il corpo di una ragazza in uniforme scolastica fluttua.
Yang Mi-ja, una nonna di 66 anni, consulta un medico in un ospedale preoccupata per la sua continue dimenticanza, e viene indirizzata a uno specialista. Mentre lascia l'ospedale vede una donna folle di dolore perché sua figlia di 16 anni è annegata.
Sebbene Mi-ja viva grazie all'assistenza del governo, ha un piccolo lavoro: si prende cura di un uomo anziano benestante che ha avuto un ictus. A casa, si prende cura del suo nipote sedicenne maleducato, Jong-wook, la cui madre divorziata vive lontano. Quando Mi-ja chiede a Wook della ragazza della sua classe che è annegata, Wook sostiene di non conoscerla.
Quando Mi-ja nota un poster che pubblicizza una lezione di poesia in un centro comunitario locale, decide di iscriversi. Il compito del corso è scrivere una poesia entro la fine del corso di un mese. Su suggerimento del suo insegnante, inizia a scrivere appunti sulle cose che vede, in particolare i fiori.


Molto bello anche questo film del regista sud coreano. Pieno di cose tristi, eppure tremendamente poetico, come suggerisce il titolo, ancora una volta Lee riesce a far diventare protagonisti una categoria spesso non tenuta troppo in considerazione sia dalla società, che dal cinema stesso. Eccezionale la prova della protagonista Yoon Jeong-hee, attrice sud coreana con una carriera lunghissima, che si era ritirata nel 1994, e che è tornata in attività espressamente per girare questo film.

This film by the South Korean director is also very beautiful. Full of sad things, yet tremendously poetic, as the title suggests, once again Lee manages to make protagonists a category that is often not taken too much into consideration by both society and cinema itself. Exceptional proof of the protagonist Yoon Jeong-hee, South Korean actress with a very long career, who had retired in 1994, and who returned to work specifically to shoot this film.

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