In the Land of Blood and Honey - Di Angelina Jolie (2011)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
A Sarajevo, 1992, Ajla Ekmečić è un'artista di etnia bosniaca e vive con sua sorella, madre single di un bambino. Una sera, incontra il suo fidanzato, il poliziotto di etnia serba Danijel Vukojević, in un club. Si godono la serata insieme, ma molti degli avventori vengono uccisi e Danijel viene gravemente ferito quando il club viene distrutto dal fuoco dell'artiglieria: è l'inizio della guerra in Bosnia.
Ricordo che all'epoca della sua uscita, ne avevo letto malissimo, cosa che mi ha trattenuto molti anni dal vederlo. Ricordo pure di averne parlato con alcuni giovani bosniaci durante la mia visita a Sarajevo, e pure loro non si erano espressi benissimo. Dopo anni, arrivato il momento di vederlo e giudicarlo, posso dirvi che il debutto alla regia di Angelina Jolie, da lei anche sceneggiato, non è così brutto. Ha dei difetti, la storia è esageratamente incentrata su una impossibile storia d'amore inter-etnica, ma ha il pregio di provare a portare all'attenzione quello che fu un evento che, ancora oggi, dovrebbe farci vergognare tutti, in Europa. L'ottimo cast balcanico soffre del difetto di cui sopra, ma il professionismo li salva.
I remember that at the time of its release, I had read very badly about it, which kept me many years from seeing it. I also remember talking about it with some Bosnian youths during my visit to Sarajevo, and they too hadn't expressed themselves very well. After years, the time has come to see and judge it, I can tell you that Angelina Jolie's directorial debut, which she also wrote, is not so bad. It has flaws, the story is overly focused on an impossible inter-ethnic love story, but it has the merit of trying to bring to attention what was an event that, even today, should make us all ashamed in Europe. The excellent Balkan cast suffers from the aforementioned flaw, but professionalism saves them.
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