Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Iran. Il dottor Nariman è uno stimato medico legale; una sera, rientrando a casa, mentre è alla guida della sua auto, urta accidentalmente una motocicletta sulla quale sta viaggiando una famigliola, padre madre e due figli. Il dottore si ferma, si assicura che nessuno sia ferito, ed insiste però per portare all'ospedale Amir, il bambino, perché ha battuto la testa, ma il padre rifiuta categoricamente. Il giorno seguente, a lavoro, Nariman si accorge che tra i corpi in attesa di autopsia, c'è quello di Amir.
Interessante questo secondo lungometraggio del regista iraniano Vahid Jalilvand, che si avvicina moltissimo ai lavori di Asghar Farhadi, e tutto sommato conferma che il cinema iraniano molto spesso si cimenta con dubbi etici profondi. Buona la realizzazione ed il cast, lo aspettiamo ancora con altre prove.
This second feature film by Iranian director Vahid Jalilvand is interesting, which comes very close to the works of Asghar Farhadi, and all in all confirms that Iranian cinema very often grapples with deep ethical doubts. Good realization and cast, we are waiting for him with other tests.
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