Gett: The Trial of Viviane Amsalem - Di Ronit Elkabetz e Shlomi Elkabetz (2014)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Viviane Amsalem è sposata con suo marito Elisha da oltre vent'anni. Si reca in un tribunale religioso per ottenere un ghet poiché vivono separati e non vuole più essere sposata con lui. Lui al contrario spera ancora di riunirsi e le chiede di tornare a vivere con lui. La corte dei rabbini ordina una riunione di prova per la coppia a cui Viviane cerca di conformarsi. Dopo diversi tentativi di ottemperare all'ordine, la discordia coniugale è così grave che insiste per una separazione e inizia il processo di divorzio.
Terza e ultima parte della trilogia sul matrimonio di Viviane Amsalem, quasi un film procedurale, quasi tutto in aula (di un tribunale religioso ebraico, il che ci svela un mondo a noi sconosciuto), quindi non esattamente appassionante, ma al solito, recitato in maniera sopraffina, e, come già detto in precedenza, che ci rivela alcuni curiosi (e buffi) meccanismi, tra l'altro piuttosto maschilisti, della religione (in questo caso, ebraica).
Third and last part of the trilogy on Viviane Amsalem's wedding, almost a procedural film, almost all in the courtroom (of a Jewish religious court, which reveals a world unknown to us), therefore not exactly exciting, but as usual, played in a superfine manner, and, as already mentioned above, which reveals to us some curious (and funny) mechanisms, among other things rather male chauvinist, of religion (in this case, the Jewish one).
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