L'amica Remyna in questo post del suo blog parla del mare legato alla città. Molte altre città sono indivisibili dal mare, e gli abitanti pure. Come vi ho già detto altre volte, dove abito io non è una città (un mio ex collega diceva che Rosignano è un "posto"), e il mio rapporto col mare si è estrinsecato tardi. Venerdì ho fatto l'ennesimo pensiero in merito, non sapevo se postarvelo (ho sempre timore di annoiare), ma il post di Remyna mi ha convinto a mettervi a conoscenza.
Non sono stato benissimo questa settimana, niente di grave, lunedì scorso era la festa della patrona per cui in fabbrica non si lavorava (ma sono dovuto andare ugualmente per qualche ora), martedì e mercoledì dovevo esserci ma stavo male, giovedì e venerdì d'accordo con i colleghi sono rimasto a casa senza andare alla mutua. Venerdì ho dormito fino a tardi, e verso le 12 sono uscito a comprare i giornali e a bere un cappuccino. Al bar dove vado ho trovato i miei colleghi in pausa pranzo, abbiamo fatto due chiacchiere. Quando loro sono rientrati sono passato a trovare l'amico Enrico che è sempre al pezzo (ha un piccolo albergo, vi ho già linkato il vecchio sito, a breve vi darò quello nuovo), dopo di che, visto che era una bellissima giornata, sono andato sul mare, mi sono seduto su una panchina e ho dato una scorsa ai giornali per un'oretta. Dalle 13 alle 14, circa. Scorsi i giornali, sono rimasto una quindicina di minuti a guardare il panorama e l'orizzonte. Ero di spalle a un palazzo orrendo (che vedete nella foto, tratta da questo sito di cartoline e foto), che sta lì da sempre, di fianco al nuovo porto turistico e alla sua massicciata (tonnellate e tonnellate di cemento), di fronte ad un tratto di spiaggia libera da sempre tenuto male; a 10 metri c'è un'innovazione, una doccia "libera" con il tubo portante piegato, quelle cose che danno il senso dell'incuria.
Eppure era, ed è bello. Bellissimo. E' il mare che lo rende tale. Il pensiero, che ultimamente faccio spesso, è stato: "viaggerò molto, ma tornerò sempre".
Non sono stato benissimo questa settimana, niente di grave, lunedì scorso era la festa della patrona per cui in fabbrica non si lavorava (ma sono dovuto andare ugualmente per qualche ora), martedì e mercoledì dovevo esserci ma stavo male, giovedì e venerdì d'accordo con i colleghi sono rimasto a casa senza andare alla mutua. Venerdì ho dormito fino a tardi, e verso le 12 sono uscito a comprare i giornali e a bere un cappuccino. Al bar dove vado ho trovato i miei colleghi in pausa pranzo, abbiamo fatto due chiacchiere. Quando loro sono rientrati sono passato a trovare l'amico Enrico che è sempre al pezzo (ha un piccolo albergo, vi ho già linkato il vecchio sito, a breve vi darò quello nuovo), dopo di che, visto che era una bellissima giornata, sono andato sul mare, mi sono seduto su una panchina e ho dato una scorsa ai giornali per un'oretta. Dalle 13 alle 14, circa. Scorsi i giornali, sono rimasto una quindicina di minuti a guardare il panorama e l'orizzonte. Ero di spalle a un palazzo orrendo (che vedete nella foto, tratta da questo sito di cartoline e foto), che sta lì da sempre, di fianco al nuovo porto turistico e alla sua massicciata (tonnellate e tonnellate di cemento), di fronte ad un tratto di spiaggia libera da sempre tenuto male; a 10 metri c'è un'innovazione, una doccia "libera" con il tubo portante piegato, quelle cose che danno il senso dell'incuria.
Eppure era, ed è bello. Bellissimo. E' il mare che lo rende tale. Il pensiero, che ultimamente faccio spesso, è stato: "viaggerò molto, ma tornerò sempre".
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