Funeral Party - di Frank Oz 2007
Giudizio sintetico: si può perdere tranquillamente
Daniel è un brav'uomo, ma è un po' sotto pressione. Il padre è morto e lui ha dovuto organizzare il funerale da solo, pagandolo per giunta. La madre è distrutta e nella maniera più fastidiosa. La moglie Jane vuole che comprino una casa tutta loro e lo assilla. Tra poco arriveranno tutti gli invitati al funerale, tra i quali il fratello Robert, che incarna tutto quello che Daniel avrebbe voluto essere ma che non è riuscito ad essere: uno scrittore di successo, anche un po' spocchioso, che vive a New York. Qui invece siamo in Inghilterra, e l'impresa di pompe funebri gli porta la salma sbagliata. Poi c'è la cugina Martha che vorrebbe ben figurare col fidanzato e promesso sposo Simon, davanti al padre. Lo zio Alfie, l'amico paranoico, quello innamorato di Martha, il cugino tossico. Ma non è finita qui. C'è anche un reverendo che ha fretta, e per finire, un misterioso ospite che, nel momento meno propizio, rivela una terribile verità sull'amato padre...
Nonostante tutte le recensioni positive che continuo a leggere su questo film, quelle che in verità mi hanno convinto a dargli una possibilità che inizialmente gli avevo rifiutato, non riesco a trovare elementi positivi in questa commedia vagamente sarcastica con humor macabro. E scorrendo la filmografia di Oz, mi convinco che In & Out, che amai molto, sia stato un episodio fortunato, un caso fortuito, una rara alchimia. E pensare che Oz ha perfino collaborato alla creazione del mitico Muppets Show! Il film è una successione slegata di situazioni forzatamente e spesso grossolanamente comiche che, però, ti strappano si e no tre risate, magari sei se vai al cinema in compagnia. Un'ambientazione claustrofobica e un manipolo di attori che, nella stragrande maggioranza, risultano piuttosto ingessati, gag prevedibili e quel sottile moralismo di fondo alla fine, quella specie di happy end che aggrava ulteriormente la situazione già compromessa, ne fanno un'opera da dimenticare. In fretta, aggiungerei.
3 commenti:
In & Out invece com'è?
è quello sui gghèèi?
me lo ricordo piuttosto divertente. si c'è kevin kline in grande forma che scopre la sua gaytudine. mi ricordo che a un certo punto parte "macho man" dei villag people in una situazione piuttosto mascolina e io sono scoppiato a ridere di brutto, mentre tre ragazze vicine a me di posto mi guardavano e non capivano perchè ridessi. mica potevo spiegare, certe cose o le sai o sennò SALLE
mi sono dimenticato una E alla fine di villagE
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