Ho seguito il consiglio della recensione riportata su Internazionale ed ho ascoltato il disco nuovo dei Pendulum: il risultato è stato che mi sono ritrovato a fare headbanging su basi elettro-dance come non succedeva dai tempi dei primi dischi dei Prodigy (Visions, l'opener Showdown, che ha un tiro devastante, Gangster) e dei Chemical Brothers. Le influenze del combo australiano emigrato in Inghilterra sono chiaramente quelle già citate, ma nei loro pezzi ossessivi, ripetitivi ma senza dubbio accattivanti e avvolgenti (Different, Propane Nigtmares), riuscirete a sentire echi degli Air (Midnight Runner), mentre quando i pezzi sono cantati, la voce somiglia paurosamente a quella di Noel Gallagher (almeno, io trovo somigli molto più a quella di Noel che a quella di Liam) degli Oasis. E' un connubio neppure troppo strano, se ci pensate bene.
Il disco funziona, seppur non risultando originalissimo. Adattissimo per il movimento. Suonare a volume alto.
Pendulum - In Silico
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