Ecco, prendete questo post come una seduta dall'analista. Voi che leggete siete l'analista, io il paziente. Ne avrete anche altri, non temete: non c'è scampo. Allora.
A parte che intitolare una canzone Non ti amo è una bella scelta, a parte che l'assolo è molto Brian May, ascoltando il pezzo in macchina, e provando ad interpretare il testo, mi ero fatto l'idea quasi corretta del significato del testo, ma avevo fatto un errore che cambiava il senso del ritornello.
E' curioso come a volte si dà un senso ai pezzi in una lingua che non padroneggi perfettamente, soprattutto se ti piacciono. E' difficile, anche dopo che ti rendi conto che il significato è differente, togliergli quello che inizialmente gli avevi dato.
C'è questa frase, che cambia leggerissimamente durante il testo, che mi piace e mi mette qualche brivido, e che il cantante canta con enfasi sufficiente: I don't love you like I did yesterday (che una volta diventa I don't love you like I loved you yesterday), "non ti amo come ti amavo ieri". E' tremenda. Agghiacciante. Fa stare male.
Ho immaginato, in un primo momento, come vi dicevo, prima di leggere il testo, che fosse il tipo che, abbandonato, rivolgesse questa frase a lei che in un secondo momento, ritorna. E invece è lui si, ma che immagina rabbiosamente e dice a lei, in sintesi: "dopo tutto quello che mi hai fatto, quando arriverai ad andartene, ti volterai e mi dirai anche - non ti amo come ti amavo ieri -?" (stronza, avrei aggiunto io!).
Fatto sta che, anche se per diversi momenti, ho immaginato con un certo piacere di essere io a rivolgere questa frase. Rivolgerla a una qualsiasi delle donne che mi hanno respinto, nel momento ipotetico (e mai accaduto, diciamocela tutta) in cui una di esse tornasse sui suoi passi, in una sorta di giochino imbecille. Giochino, dico, soprattutto perchè io mi conosco ormai benissimo, e so che non ne sarei mai e poi mai capace, di pronunciare questa frase. Questa è una frase che tutti noi, uomini e donne, abbiamo il terrore di sentirci rivolgere dalla persona amata.
Eppure, è proprio quello che accade. Non sempre, ma perlomeno molto spesso. Non è triste tutto ciò?
2 commenti:
Sì, può indubbiamente accadere che, per mille ragioni, l'amore diminuisca, e poi svanisca - e concordo che il fatto è molto triste, anche se magari l'affetto per quella persona può rimanere.
Comunque penso anche che, nei casi fortunati in cui le cose girano bene, la capacità quasi magica di far durare l'amore nel tempo, riuscendo a rinnovarlo con gli anni, o comunque ad adeguarlo alle mutevoli stagioni di una vita insieme, sia il migliore indice di qualità di una unione davvero riuscita.
"forever it always seems to be around when it begins
but foreverer never seem to be around when it ends"
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