Torno su uno dei temi caldi di questi giorni, gli stupri e gli stupratori. Questa volta per esaminare quello che succede attorno ai colpevoli, ai presunti colpevoli e alle vittime. Vorrei pure citare le forze dell'ordine, e ricordare che, ad esempio, i reo-confessi di Guidonia sono stati presi con un'operazione-lampo grazie a delle intercettazioni telefoniche, intercettazioni che vengono avversate dall'intero arco costituzionale e che, prossimamente, saranno messe forse fuori legge da nuove norme.
Ieri sera mentre mangiavo, a differenza del solito ho acceso la tv e l'ho lasciata per default su Rai Uno. Ho visto il tg. Ho visto il servizio sugli striscioni, che gli amici del violentatore della ragazza romana alla festa dell'ultimo dell'anno, hanno appeso davanti alla casa, dove il colpevole è agli arresti domiciliari. La cosa mi ha stupito poco. Tralascio la possibilità di affondare il coltello nella piaga, e di far notare alcuni arguti commenti sul web, che a loro volta fanno notare come, magari, gli amici del tipo che gli danno solidarietà con gli striscioni e le dichiarazioni (fregandosene del dramma della vittima), potrebbero essere quelli che volevano linciare i rumeni colpevoli dello stupro di Guidonia, mettendo così in luce questa particolare "doppia velocità" tutta italiana.
La cosa che mi ha infastidito è stata lo "stile" dell'autrice del servizio. E' andata a fare delle domande agli amici del tipo che armeggiavano intorno agli striscioni (rimossi due volte due dalle forze dell'ordine nel giro di un giorno...sono anche "de coccio" questi qua). Ne usciva un quadro desolante, sia per le mezze domande che per le risposte inesistenti. Lo stile era molto "Studio Aperto". E dal TG1 non me lo aspettavo (per completezza, c'è da dire, per chi non lo fosse ancora venuto a sapere, che è saltato fuori che il colpevole era stato intervistato prima della festa dell'ultimo dell'anno da Studio Aperto, e che aveva pure elargito consigli sul non guidare in stato di ebbrezza, risultando un vero tamarro a livello di look). L'appiattimento verso il basso è definitivo. E inserito in questo quadro deprimente fatto di stupri, tentativi di linciaggio, razzismo, la pochezza giornalistica mette profonda tristezza. Una specie di corto circuito senza fine.
3 commenti:
Lavoro in una scuola superiore dove i ragazzi sono imbevuti del razzismo dei loro genitori e non riescono a produrre un'idea loro (parlo degli italiani ovviamente, gli stranieri non sono così tonti o se lo sono hanno il buongusto di star zitti); oggi è venuto fuori questo tema e se ne è fatto un manifesto razzista, al che ho fatto notare che la maggioranza delle violenze avvengono tra le mura di casa ad opera di italiani su italiane.
Infine, una prof ha giustamente affermato che la notizia non è la violenza ad opera di 5 rumeni ma la violenza ad opera di 5 uomini su una donna.
Quello che manca ancora non solo in Italia ma soprattutto in Italia, è una cultura di RISPETTO delle donne, di esseri alla pari e anche superiori agli uomini (duole dirlo, ma credo proprio che sia così), che non sono cose a disposizione dell'uso di chicchessia.
Di questa visione sono complici anche e soprattutto i mass media, nella commercializzazione e banalizzazione del corpo delle donne, nello svilimento del loro ruolo sociale e della loro dignità di persone.
Posso solo aggiungere che le leggi Karmiche dicono che ciò che fai ti torna indietro.
Prima o poi...
E' gemella frittella che scrive, giusto? Ad ogni modo, anche se scommetterei che ti ha tirato dentro Monty, grazie davvero molto per il tuo contributo alla discussione. Mi sento di condividere quello che hai scritto.
è inquietante lisa.
senza averne parlato in precedenza abbiamo sostenuto
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