Come sapete, non guardo molto la televisione. La domenica è l'unico giorno in cui "mi godo" casa mia, spesso tutto il giorno, senza mai uscire. Ma non è detto che accenda la tele. Insomma, qualche minuto fa l'ho accesa mentre cenavo. Manco a farlo apposta, il programma che mi ha colpito di più era su Rai Tre: si chiama Presa diretta. Lo conduce Riccardo Iacona ed è sulla falsariga di Report. Stavano parlando di scuola. In breve: hanno confrontato la suola italiana con quella svedese. Beh, c'era da ridere. In confronto a quella svedese, la nostra sembra una scuola del terzo mondo. La filosofia di fondo, che è chiara a tutti ma che evidentemente sfugge ad ogni politico italiano, è che la scuola è alla base della crescita di un paese.
C'era anche una parte positiva sulla scuola italiana: la scuola elementare, tra le migliori del mondo. Ovviamente, la riforma Gelmini prevede tagli anche qui e l'eliminazione del doppio maestro.
Ma non ci sono problemi. Silvio Berlusconi, dopo l'inaugurazione del Passante di Mestre e della fretta sul prossimo disegno di legge contro l'interruzione di alimentazione ai pazienti in coma vegetativo, passando da qualche ispezione alla clinica dove la famiglia Englaro sta facendo applicare una sentenza della Cassazione, ha detto che il Ponte sullo Stretto si farà perchè è una priorità: è da qui che passa "la maggiore modernizzazione per colmare quel deficit infrastrutturale che abbiamo ereditato" (leggi: è sempre colpa degli altri).
Non dalla scuola. Dal ponte.
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