The Agronomist – di Jonathan Demme 2004
Giudizio sintetico: da vedere
La vita e le lotte di Jean Dominique, haitiano, laureato in agronomia (‘’un agronomo senza terra’’ dice la sorella), giornalista ‘’per caso’’, per oltre 30 anni a capo di Radio Haiti-Inter, l’unica voce fuori dal coro in un paese bellissimo quanto tormentato, senza giustizia e senza liberta’. Un patriota vero, alla ricerca della verita’ e del rispetto dei diritti umani, contro ogni tipo di dittatore.
Ovvero, quando un ottimo regista si confronta col documentario. Possiamo dire davvero che, in questo caso, il termine documentario va stretto a questo lavoro di Demme, uscito quasi contemporaneamente a The Manchurian Candidate, sovrastandolo ma anche rafforzandolo nelle sue tesi fanta-complottistiche.
La struttura ha un crescendo notevole, e crea da una parte una tensione palpabile fino alla fine, dall’altra, nella stessa misura, simpatia smisurata per un personaggio assolutamente positivo, e frustrazione per la quantita’ di vessazioni e difficolta’ alle quali e’ stata sottoposta la sua voce di liberta’.
Vi appassionerete di sicuro alla figura di questo haitiano passionale, allegro, dalla risata fragorosa, dall’ironia tagliente, dalla gestualita’ quasi teatrale, dall’eloquio fluente ma chiaro, dal cuore grande.
Proverete dolore alle immagini di repertorio che comunicarono al mondo la sua morte per mano di sicari.
Ancora una volta, per non dimenticare; anche che non siamo soli.
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