La señal - di Ricardo Darín e Martín Hodara 2007
Giudizio sintetico: si può vedere
Buenos Aires 1952: Corvalán e Santana sono due detective privati che si occupano prevalentemente di tradimenti coniugali, senza esserne esenti. Santana è convinto che prima o poi arriverà un segnale che farà capire loro che è arrivata la svolta, Corvalán è più disilluso: non ama nessuno, tantomeno la sua fidanzata Perla, soffre per suo padre che ha dovuto mettere in un ospizio, per il suo cane che si sta facendo vecchio, per il suo paese in mano al populismo di Perón e signora. Appassionati di corse di cavalli e scommesse, un giorno all'ippodromo Corvalán viene colpito da Gloria, una bella e giovane donna di classe, che sembra non accorgersi di lui, e invece gli commissiona un lavoro che Corvalán non capisce bene. Quando capirà, sarà troppo tardi: vi è coinvolto, sia professionalmente che emozionalmente.
Mai mi sarei aspettato un debutto alla regia così "di genere" da parte di Darín, ma è possibile che addirittura sia stato casuale. Il regista e sceneggiatore Eduardo Mignogna, il film è tratto dal suo romanzo omonimo, e al quale il film è dedicato, è morto alla vigilia dell'inizio delle riprese. Darín si fa assistere dall'aiuto regista Hodara, e nella sceneggiatura da Patricio Vega e dal co-protagonista Diego Peretti (che abbiamo visto nei film di Taratuto), e dirige così un noir, come si evince già dalla locandina, in puro stile Dick Tracy, meno fumettistico, certo, ma perfettamente ambientato nell'Argentina anni '50, con una fotografia tutta ombreggiata e dark, tratteggiando i due personaggi principali, interpretati appunto da lui stesso (Corvalán) e da Peretti (Santana), molto bene, con dialoghi brillanti e un pregevole uso della macchina da presa. Nonostante la prevedibilità della storia, un po' stereotipata, un debutto incoraggiante.
2 commenti:
Conoces ese foro? Hay muchas películas argentinas.
http://www.clan-sudamerica.net/invision/
Topo Gigio
nunca lo vi. ahora le hecho un vistazo, gracias!
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