Su segnalazione dell'amico Ivano:
Voli Tap Secret
di Roberto Cotroneo
Qualcuno, facendo ironia sulla statura del presidente, potrebbe definirli d'ora in poi: voli Tap Secret. Ieri il Governo, anziché varare norme urgenti sugli incidenti come quello di Viareggio, ha ritenuto prioritario varare una norma che trasferisce il personale che si occupa dei voli di Stato alle dipendenze dirette dell'intelligence. In particolare sarà inserito nell'organico del Rud, l'ufficio che fa capo all'Aise - il servizio segreto militare - ed è addetto alle mansioni di vigilanza degli obiettivi. Questo vuol dire una semplice cosa: non si potrà più chiedere la lista dei passeggeri degli aerei del presidente del Consiglio. E anche la magistratura non avrà la possibilità di ottenere informazioni, se non dopo un inter molto complesso e molto lungo.Finalmente. Va detto che ci voleva proprio. Per salvare il buon nome dell'Italia all'estero è meglio che quelle liste non escano, e siano tenute blindate e nascoste dal servizio segreto militare. Che non ci darà più la possibilità di sapere quante volte il cantante napoletano Apicella è atterrato a Olbia, e il movimento delle feste di Silvio Berlusconi a Villa Certosa. Siamo riusciti a stendere un velo di decenza. Non lo sapremo più, mai più, tutto uscirà forse tra cinquant'anni, quando i documenti verranno finalmente declassificati, e gli studiosi e gli storici potranno avere un'idea più precisa di quanto accadeva nel primo decennio del terzo millennio.Avremo liste difficili da decifrare fino in fondo. Dove accanto ai nomi e cognomi di signorine, posto finestrino o corridoio, ci saranno anche dati e indicazioni sulla merce trasporata. Assieme a un cantante napoletano, un sottosegretario, un ministro, sei bionde, quattro brune e due rosse, forse verrà indicato anche il carico di generi di conforto che conterrà l'aereo presidenziale: due chitarre acustiche, un kit per il karaoke, trenta collanine con farfalla decorata a mano dal presidente, cinque ciondoli con maialino Swarovski, venti chilogrammi di bresaola, dieci chilogrammi di pasta pre-lievitata per pizze. Cinquanta bottiglie di prosecco Valdobiaddene, cinque bottiglie cuvee Moet et Chandon (non si deve esagerare). Cento costumi da bagno fantasia di misure rigorosamente ridotte. Bene, tutto questo lo leggeranno i posteri forse, per l'immediato siamo tranquilli, la stampa straniera, per non dire quella italiana, non verrà più a sapere nulla. E vivremo tutti felici e contenti.
02 luglio 2009
Da L'Unità
1 commento:
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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