No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090717

perso per perso


Perdido por perdido - di Alberto Lecchi 1993


Giudizio sintetico: si può vedere


Argentina primi anni '90, Buenos Aires. Ernesto Vidal, rappresentante di una vetreria, vive con sua moglie Veronica, insegnante di danza moderna. Stanno faticosamente finendo di pagare l'appartamento dove vivono, ma l'economia del paese, stressata prima dall'iperinflazione sotto Alfonsìn, poi dal cambio fisso peso/dollaro statunitense sotto Menen, li coglie all'ultima, decisiva rata, senza possibilità di pagarla. Ernesto, disperato, mentre la moglie sente che c'è qualcosa che non va e sospetta di una sua relazione extra-coniugale, seppur amandolo ancora molto, tenta la carta della disperazione, e si mette nelle mani di uno strozzino, consigliatogli dal boss della finanziaria a cui deve i soldi. Lo strozzino gli impone di fingere un furto dell'auto, lui si tiene l'auto e i soldi dell'assicurazione, più qualche interesse. L'investigatore della compagnia assicurativa sospetta qualcosa, e fa le sue indagini. Le cose si complicano non poco.


Discreto film argentino, che fa sorridere per quanto rifletta gli anni '80 "occidentali" (la scuola di danza di Veronica e le scene in discoteca sembrano uscite da Flashdance), con una buona sceneggiatura e una pessima fotografia, nel quale ovviamente spicca la prova del già protagonista Darín. Molto interessante lo scenario dell'economia a pezzi e della corruzione galoppante fin dentro la polizia.

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