No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090721

non importa farne un romanzo


Una storia semplice - di Emidio Greco 1991


Giudizio sintetico: si può vedere


Un informatore farmaceutico veronese si incontra con un anziano professore siciliano, Carmelo Franzò, mentre viaggia sul traghetto che lo porta sull'isola. Siamo alla vigilia della festa di San Giuseppe, e verso sera la stazione di polizia di Monterosso riceve una telefonata da parte del diplomatico in pensione Giorgio Roccella, amico di Franzò, che sostiene di essere rientrato da poco dopo anni nella sua masseria e di aver trovato diverse cose strane (una tra tutte, il telefono con annessa linea installata mentre lui non ne sapeva niente). Il Commissario, del quale Roccella aveva espressamente chiesto, si fa negare, e suggerisce inoltre al Brigadiere Lepri, che raccoglie la chiamata, di non andare a vedere subito, ma l'indomani, perchè potrebbe essere uno scherzo, vista l'assenza prolungata del Roccella; aggiunge di non cercarlo l'indomani, perchè sarà impegnato tutto il giorno in faccende personali.

L'indomani il Brigadiere trova il corpo del Roccella senza vita per un colpo di pistola alla testa, una vecchia pistola accanto al corpo, e sullo scrittorio un foglio con su scritto "Ho trovato.". Come se non bastasse, il giorno dopo un treno viene fermato in aperta campagna dal segnale di rosso sulla linea, e dopo alcune verifiche vengono ritrovati il Capostazione e il manovale uccisi all'interno della stazione. Il Commissario, il Questore, il Procuratore che si affrettavano per chiudere il caso Roccella come un suicidio, sono costretti a rimettere tutto in discussione; i sospetti si spostano sull'informatore farmaceutico veronese, che si ritrova coinvolto suo malgrado, essendo stato inviato dal Capotreno a verificare se il Capostazione stesse dormendo, visto che si trovava a passare con la sua auto nei pressi del treno fermo in campagna.

Il Brigadiere Lepri si insospettisce sempre di più.


Tratto dall'omonimo racconto di Leonardo Sciascia e sceneggiato da Greco insieme al compianto Andrea Barbato, uno degli ultimi film interpretati dal grande Volonté (qui nei panni del professor Franzò, che filosofeggia sull'essere siciliani) è un interessante legal-thriller molto italiano, di impianto teatrale, piuttosto lento e molto ingessato, recitato da tutto il cast, di prim'ordine, degnamente. A questo proposito, ci sono, oltre a Volonté, Ennio Fantastichini (il Commissario), Ricky Tognazzi (il Brigadiere Lepri), Massimo Dapporto (il Questore), Massimo Ghini (l'informatore farmaceutico), Paolo Graziosi (il Colonnello dei Carabinieri), Gianluca Favilla (il Procuratore), Gianmarco Tognazzi (il figlio di Roccella), Omero Antonutti (padre Cricco) e Tony Sperandeo (carabiniere).

Anni dopo, Greco farà un altro film da Sciascia, il pesantissimo Il consiglio d'Egitto; è curioso notare come, nonostante la maggior parte del film in questione (Una storia semplice) si svolga in interni, ed anche questo concorre a renderlo molto teatrale e poco dinamico, la scena del treno fermo risulti interessante e segnali che forse Greco avrebbe potuto anche dare un respiro diverso al tutto. Interessante con limiti e difetti.

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