No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090722

la guardia del corpo


El custodio - di Rodrigo Moreno 2006


Giudizio sintetico: si può vedere


Rubén è la guardia del corpo di un Ministro della Repubblica Argentina. La sua vita è totalmente dipendente da quella del Ministro: la mattina si veste a partire dal giubbotto antiproiettile e dalla pistola, dopo di che accompagna il Ministro da quando esce di casa a quando ci torna, aspettando fuori dalle stanze dove lui entra, dalle case che visita, dai ristoranti dove mangia. Conosce ogni suo segreto: i litigi con la moglie, le sue amanti, i capricci della figlia. Rubén nel suo lavoro è preciso, discreto, taciturno, sa stare al suo posto, perfino quando il Ministro stesso gli chiede di ritrarre un diplomatico francese in visita con la moglie: Rubén, infatti, è un ottimo disegnatore.

Rubén è controllato nel suo lavoro quanto insoddisfatto e sull'orlo di una crisi nella sua vita personale, che in effetti è ridotta ai minimi termini, e, per quel poco che esiste, fa schifo: ha una sorella disturbata, una nipote disadattata, pochi parenti e amici con i quali ha un rapporto formalissimo, non ha una compagna e ogni tanto cerca la compagnia di una prostituta. Non ha mai fatto il bagno nell'oceano.


El custodio, pellicola argentina mai uscita in Italia, che ha ricevuto molti premi in America, in Europa è stata premiata a Berlino con l'Alfred Bauer Award e nominata per l'Orso d'Oro, e ha ricevuto la menzione speciale per l'Horizons Award a San Sebastiàn, è uno di quei film che possono dividere. Sicuramente minimalista, colonna sonora pressoché inesistente, dialoghi rari, interazioni del protagonista tendenti allo zero (rimane costantemente sullo sfondo, così come nell'azzeccata locandina), scene riprese da più punti di vista e usate in momenti diversi a sottolineare l'assurda ripetitività del lavoro di Rubén, non è così noioso come si potrebbe immaginare sentendosi raccontare la trama, perchè riesce comunque a creare una crescente tensione verso un evento che deve accadere. E, volenti o nolenti, è un film che, nella sua lentezza e nella sua ripetitività voluta, fa riflettere. Il protagonista, Julio Chàvez, è perfetto.

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