No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110110

srpski film


A Serbian Film - di Srdjan Spasojevic (2009)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: ci vole un certo stoma'o però

Serbia, oggi. Milos è sposato con la bella Marija, hanno un figlio piccolo che, vedendo per errore un dvd dove recita il padre, comincia a sentire qualcosa di strano "vicino al pisellino". Milos, infatti, è stato il più famoso attore porno serbo, una sorta di icona. Uno scopatore instancabile con un membro degno del Guinnes dei primati, che però si è stancato ed ha scelto di ritirarsi e di vivere con tranquillità la vita familiare. I soldi, però, non bastano mai. Ed ecco che Lejla, una ex collega che è rimasta a lui particolarmente legata, lo mette in contatto con tale Vukmir, sedicente regista-artista-filosofo-pedagogo, che pare decisamente impaccato di soldi. Vukmir, mentre, appunto, filosofeggia sorseggiando Jack Daniels, circondato da donne bellissime in una dimora che pare un moderno castello, giardino immenso e arredamento stiloso, propone a Milos un contratto per una cifra stratosferica, a patto che si metta a completa disposizione per realizzare un capolavoro porno, senza conoscere una virgola della sceneggiatura. Titubante, ne parla prima con la moglie, che, quando viene a conoscenza della cifra in ballo, lo spinge ad accettare. Milos non è troppo convinto di Vukmir, vigila su tutto il fratello di Milos, Marko, da sempre attratto in maniera passionale per Marija.
Cominciano le riprese, e Milos è sempre più dubbioso: i cameramen sono vestiti da paramilitari, le prime scene si girano in un orfanotrofio, e durante la prima scena di sesso vengono proiettate immagini di una minorenne.

Film (veramente) serbo che nel 2010 è stato presentato a diversi Festival (Cannes compreso), facendo scalpore (la leggenda narra di un possibile compratore/distributore statunitense che esce dalla sala disgustato, prima della fine della proiezione, e da tanto che era scosso cade e si rompe il naso) e creando un caso, è effettivamente un film che va decisamente sconsigliato a chi non è di stomaco forte, facilmente impressionabile, o particolarmente suscettibile alle immagini forti di violenza e sesso.
Detto questo, è ovvio che bisogna prescindere da tutto ciò per dare un giudizio equilibrato. Ci proviamo.
A parte qualche trascurabile e superfluo particolare (le prime pulsioni sessuali del figlio del protagonista), il film è piuttosto ben realizzato, dal punto di vista tecnico, sorretto da una fotografia molto pulita e tendente ai toni scuri, a volte un po' troppo pulita addirittura, che insieme a una discreta padronanza della macchina da presa sopperiscono, immaginiamo, ad un budget non elevato. Il cast è ben diretto, a volte un po' troppo sopra le righe, ma più che accettabile.
La storia è didascalicamente metafora delle recente storia serba (anche se, a mio parere, ci potrebbe essere anche una chiave di lettura meno politica e nazionale, vagamente più sociale, se vogliamo leggere il film anche come critica nei confronti dell'eccesso di reality anche nel campo cinematografico), e nella seconda parte la cosa diventa anche troppo "telefonata", ma ci sta. La tensione è ottima, c'è un buon crescendo nervoso, che nel finale viene aiutato dal cambio di struttura, che passa ai flashback ravvicinati per ricostruire le ultime vicende. Buono anche il doppio finale, molto cinico e senza troppe speranze. Qualcuno ha letto la metafora sulla storia serba come autoassolvente nei confronti del popolo serbo, io non trovo: c'erano anche loro durante i misfatti, a tutti voi ben noti, del recente passato.
Gli effetti speciali si possono giudicare in due modi: positivamente, se sono un omaggio al Grand Guignol, ad un certo cinema splatter (anche italiano), negativamente in quanto, rispetto alla prima parte della storia, tutto sommato credibile, da quando si intravede per la prima volta il pene del protagonista, palesemente finto, il tutto assume un tono un po' ridicolo.
E' innegabile però, che almeno due/tre scene, sempre della seconda parte, siano realmente disturbanti (non ve le anticipo) e piuttosto disgustose: segno che il regista probabilmente raggiunge il suo scopo.
In conclusione, film che consiglio quindi solo ai palati forti e ai più scafati e pronti a tutto. Contando che è un'opera prima, non è detto che, ottenuta un po' di notorietà, questo regista non sappia darci qualcosa di meno roboante, ma di maggior spessore, nel prossimo futuro.
Il film ha trovato, a quanto mi risulta, una distribuzione limitata solo in Inghilterra, mentre non è uscito negli altri paesi del mondo. E' molto probabile che quindi, nel nostro paese non uscirà mai. E' uscito però in dvd.

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