No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20081209

hellas


Sono fatto così, mi colpiscono i particolari nelle storie, anche nelle tragedie. Riguardo ai disordini di questi ultimi giorni in Grecia, mi ha colpito sul Corriere di ieri questo particolare:


Il ministro dell'interno Prokopis Pavlopulos si è pubblicamente scusato per quello che ha definito «un tragico incidente» dicendosi «profondamente rammaricato a nome del governo» per la morte del giovane. Pavlopoulos ha presentato le proprie dimissioni, insieme al sottosegretario con la delega alla polizia, respinte dal primo ministro Costas Karamanlis. L'agente che ha sparato al 15enne è stato prima interrogato e sospeso, insieme al collega che era con lui; poi entrambi sono stati arrestati con l'accusa di omicidio. Sospeso anche il loro superiore, capo del commissariato di Exarchia. Poi il responsabile della morte del ragazzo è stato arrestato. Il governo ha promesso un'indagine approfondita sulla tragedia e «una punizione esemplare».


Sottolineo, ancora:


Secondo la ricostruzione e i racconti dei testimoni, due agenti dei corpi speciali dentro una camionetta sarebbero stati presi d'assalto da una trentina di manifestanti con pietre, bastoni e forse (ma il particolare non è confermato) bombe molotov, poi uno dei due è sceso dal mezzo sparando tre colpi contro il ragazzo.


La chicca:


Il primo, quello che ha sparato, aveva detto di aver esploso due colpi in aria e uno a terra; quest'ultimo sarebbe rimbalzato colpendo il giovane.


Ora, la situazione vi ricorda qualcosa? Fatti accaduti negli ultimi 10 anni in Italia?
Ok.
Ma, la reazione del governo, è la stessa? E, dico, in Italia, in generale, pensiamo di essere superiori? Oppure è la classe dirigente che fa cagare?

Volete un termine di paragone per l'Italia? Eccolo:

Harare, 10:26
ZIMBABWE: MUGABE ATTACCA USA E GB, VOGLIONO INVADERCI
Le reiterate pressioni dell'Occidente affinche' si dimetta, cedendo il potere che detiene ininterrottamente da 8 anni, non hanno minimamente impressionato Robert Mugabe, che ha anzi replicato ai detrattori accusando in particolare Stati Uniti e Gran Bretagna di puntare a un'invasione dello Zimbabwe, sfruttando come espedienti la nuova epidemia di colera e la carestia che affliggono la popolazione, e che il regime appare incapace di affrontare. "I britannici e gli americani sono assolutamente decisi a portare ancora una volta lo Zimbabwe davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha denunciato George Charamba, portavoce del controverso presidente dell'ex Rhodesia, intervistato dal quotidiano filo-governativo 'Herald'. "Sono anche determinati a fare in modo che ci sia un'invasione del nostro Paese, ma senza essere loro stessi a compierla. In simili circostanze, non si fermeranno davanti a niente, e non saremmo sorpresi se lanciassero una qualche 'missione' che coinvolgesse l'Onu", ha rincarato la dose Charamba. Nel corso del vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea, tenutosi ieri a Bruxelles, e' stato deciso di inasprire le sanzioni contro la cerchia di Mugabe, ampliando la lista dei gerarchi cui e' vietato viaggiare in Europa; inoltre il presidente francese Sarkozy, che per il semestre in corso guida l'Ue, si e' unito al coro di quanti insistono perche' il despota di Harare si faccia da parte: tra essi vi sono anche Stati africani quali Kenya e Botswana, sebbene per lo piu' i Paesi confinanti con lo Zimbabwe abbiano preferito mantenere il silenzio, o comunque un profilo molto basso, per evitare ripercussioni interne. Protagonista dell'indipendenza dal Regno Unito, Mugabe nonostante tutto in Africa resta popolarissimo.

(09 dicembre 2008)

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Mi sembra di aver detto tutto.

2 commenti:

monty ha detto...

ci pensavo anch'io, alla situazione
greca e a quanto era successo da noi...

jumbolo ha detto...

non avevo dubbi.