No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090405

acide solforique


Acido solforico - di Amélie Nothomb


Parigi, oggi. Rastrellamenti per le strade, le persone vengono caricate a forza sui camion, poi sui treni, e spediti nel "campo", dove saranno costretti ai lavori forzati. Altri saranno reclutati per esercitare il ruolo dei kapò. L'inizo di un nuovo incubo nazional-socialista? Macchè. L'ultima trovata in fatto di reality show. Tra i e le kapò, Zdena crede di essere la più furba e, al contrario, risulta la più insopportabile. Tra i prigionieri, CKZ114, che in verità si chiama Pannonique, si distingue per bellezza ma pure per coraggio e carisma.


Nonostante una bibliografia sterminata (dal 1992 ha scritto più di un libro all'anno), è il primo libro, della scrittrice belga cresciuta in Giappone, che leggo. L'idea inizialmente mi ha ricordato Cavie di Palahniuk, e già questo per me è un pregio, ma poi prende la sua strada. Notevole ed evidente il parallelismo neppure troppo nascosto con l'Olocausto (tanto che alla fine ritroviamo un personaggio che nel nome e nel cognome ricorda, anche su dichiarazione dell'autrice, Primo Levi), molto asciutta la prosa, interessanti e vicini al reale i dialoghi, seppur di alto livello intellettuale, ficcante la critica aspra ai reality e ai media in generale.

Libro snello e al tempo stesso, pregno di concetti basilari. Si legge in un giorno. Mi ha invogliato ad approfondire la conoscenza di questa scrittrice.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Damiano:
Se vuoi il "film", passa giù dal Labo, ho anche quello concentrato...

jumbolo ha detto...

è un libro!!!