Coraline e la porta magica - di Henry Selick 2009
Giudizio sintetico: si può vedere
Coraline è una bambina pre-adolescente, che all'improvviso si trasferisce, con i genitori, in Oregon, lontano dalla sua "vita" precedente e dai suoi amici più cari. Coraline è una ragazza curiosa e vivace, che però si intristisce a causa del trasloco e, soprattutto, perchè i genitori, che pur le vogliono bene, sono continuamente impegnati con i loro lavori. Coraline diventa così anche intollerante, respingendo le offerte d'amicizia dell'unico bambino nei paraggi, Wybie Lovat, e non accorgendosi che i vicini sono personaggi incredibilmente divertenti.
E' a questo punto che una porta chiusa a chiave e murata, un semplice sottoscala, si apre davanti a Coraline, che attraversa il tunnel che la segue, e la conduce ad una realtà alternativa dove ci sono le stesse persone, ma tutte interessate a Coraline (anche troppo). Un unica differenza fisica: al posto degli occhi, la sua Altra Madre, il suo Altro Padre, il Wybie muto, hanno dei bottoni.
C'è qualcosa sotto, e Coraline lo scoprirà.
Tratto dalla breve graphic novel omonima di Neil Gaiman, diretto e adattato per lo schermo da Henry Selick (Nightmare Before Christmas e tutta una serie di film a cartoni animati), girato con stop-motion in stereoscopia, espediente che permette di vedere il film in 3D (con appositi occhialini, che vi verrano forniti all'ingresso: per inciso, il prezzo del biglietto per una proiezione di questo tipo, almeno nel cinema dove l'ho visto io, è di 10 euro), il film è destinato ad un pubblico di bambini, che però rischiano, se troppo piccoli, di impaurirsi oltremodo, ma interessa ovviamente anche i grandi soprattutto per il divertimento e il fascino intramontabile del 3D.
Alla fine però, è l'unica cosa che resta, la suggestione del tridimensionale e, quindi, la tecnica, abbinata a inquadrature interessanti e alla "fattura" divertente dei personaggi. Siamo molto lontani dalle atmosfere dark e affascinanti di, tanto per rimanere nelle vicinanze, Nightmare Before Christmas ma soprattutto di La sposa cadavere, e la metafora, sottolineata dal "sottotitolo", tradotto in italiano con un eloquente "fai attenzione a quello che desideri", che mette in guardia verso l'effimero e l'apparire, è un po' forzata e macchinosa. Il doppiaggio italiano ci fa perdere le voci di Dakota Fanning, che dà la voce a Coraline, e della desperate housewife Teri Hatcher nei doppi panni delle due madri.
Nonostante quindi la spettacolarità della messa in scena, il film non riesce ad affascinare.
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