Notre-Dame de Paris, scuola di teatro Il Genio della Lampada, Teatro Studio, Scandicci, 13 giugno 2009
Sabato sera (finalmente) estivo, decido di percorrere al contrario le strade del divertimento, che normalmente portano dall'interno sulla costa, per andare a vedere un amico che si cimenta da un po' col teatro. La scuola di teatro citata nel titolo, appunto, che per questa volta si mette alla prova con l'allestimento di una riduzione liberamente tratta dal libro di Victor Hugo, e non come pensavo inizialmente della commedia musicale scritta da Luc Plamondon e musicata da Riccardo Cocciante, ispirata a sua volta dal romanzo in questione, che tanto successo ha avuto in giro per il mondo.
Il Teatro Studio è una struttura non grandissima ma accogliente, con il palco allo stesso piano del calpestio di ingresso, una cosa un po' strana, ma in questo modo gli attori sono molto vicini agli spettatori. E' tutto pieno, e anche se sono tutti parenti o amici va bene così. Per essere una scuola di teatro, a mio giudizio il biglietto è un po' caro.
L'allestimento non è povero, anche se sobrio e per nulla sfarzoso, i costumi sono ben fatti e i gargoyle sono truccati decentemente. L'opera è abbondantemente tagliata, e rimane sotto l'ora e mezzo di durata (che è anche il massimo che può resistere uno che ha preso il sole mezza giornata, per dire). La cosa più interessante è ascoltare le voci dei ragazzi e delle ragazze della scuola di teatro. Certo, si vede che c'è del lavoro, ovviamente, sulla gestualità, ma quello sulla voce è forse più evidente, ed è evidente anche che non tutti sono portati per "padroneggiare" uno strumento come la voce, per dizione, pronuncia, tono e volume.
Alla fine, tanti applausi e molti sorrisi. Non è stato per niente male.
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