There Is An Ocean That Divides And With My Longing I Can Charge It With A Voltage That's So Violent To Cross It Could Mean Death - Scott Matthew
Segnalatomi dall'amico Massi, mi sono posto all'ascolto di questo nuovo lavoro dell'australiano trapiantato a NY Scott Matthew, autore tra l'altro della bella colonna sonora di quel film-gioiellino scioccante e divertente che era Shortbus, e sono rimasto affascinato.
Un po' Bacharach (Thistle), un po' Antony (And The Johnsons) - White Horse -, e poi pure un po' Paul Weller, Brian Ferry e perfino Elvis Costello, maliconico e a tratti commovente, ispirato, rarefatto, levigato ma non troppo, con piano e fiati distribuiti qua e là con parsimonia e giustezza (curiosità: Matthew suona l'ukulele, soprattutto perchè il dito medio della sua mano sinistra è praticamente inutilizzabile in seguito ad un'aggressione), l'album suona scarno ma non vuoto, ed è, alla fine, davvero un disco intrigante, sorprendente e toccante. Un po' come il suo titolo.
1 commento:
sapevo che ti avrebbe preso.
la copertina è orrida però!
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