No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090607

il ritorno del reverendo


Questa volta vi offro una recensione del nuovo disco di Marilyn Manson che ho "commissionato" ad un'amica, lettrice del blog, nonché fan di Manson, che segue quasi dagli esordi. Come vi ho detto altre volte, è la persona che, tra l'altro, mi ha fatto guardare a Brian Warner in una maniera meno preconcetta, ed è stata pure la compagna del mio primo concerto del reverendo.


The High End Of Low - Marilyn Manson


Di nuovo qualche tamburo, Ale, ma giocato bene.

Non so cosa ne pensi tu, ma sono i Marilyn Manson che ci piace sentire. Non quelli del precedente bellisimo Eat Me, Drink Me, non quelli degli esordi certo, non quelli delle esilaranti e note covers, ma soprattutto non troppo quelli di The Fight Song.

Semplice, pulito, bello, very rock, completo. Come direbbe Maria Grazia Cucinotta, a "365"… gradi. C’e tutto dentro, rock, melodia, ballate, pop, elettronica, psichedelia, alternative; in controllato equilibrio, una serie di suoni studiati (troppo?) che girano e si intrecciano su di un nastro scorrevole, un comune denominatore, un filo conduttore che è la voce snella e avvolgente di Brian Warner che miscela come sempre il giusto numero di fuck e motherfucker tanto per mettersi al sicuro, e sottolineare che di rock irriverente si sta comunque parlando.

In apertura la bella Devour, il genere di brano che mi prende, inizio dolce e sensuale...e poi esplode. Leave a Scar senza impegno, quasi dance in certi momenti...forse il pezzo un po piu' tamburone dell’album, ma ci sta tutta, seguita a ruota dal classico e caldo giro di chitarra di Four Rusted Horses, Wow molto, molto Nine Inch Nails, e che flash, l’urlo inziale di I Have To Look up Just To See Hell sembra campionato da Next One Is Real dei Minimal Compact (il gruppo piu sottovalutato del Gothic Punk).

Sai che li avevo un po abbandonati negli ultimi anni dopo Holy Wood, inutile dilungarsi nel motivo, talmente ovvio, sicuramente il rock banale dell’album e poi anch’io come altri ero un po' stanca del clamore, del fenomeno di costume o meglio, di mal costume. Quando di un artista che mi piace se ne parla a Porta a Porta, la vedo un po' dura sul fatto che riesca ancora ad appassionarmi, suo malgrado magari o anche no, ma è cosi. E meno male che in fondo la musica è quello che conta, sempre al di sopra di ogni giudizio estetico ed ogni fenomeno mediatico.

Fenomeno, si, e che argomento...il satanismo, sviscerato dal mondo in tutte le sue forme in questi già 15 anni passati in convivenza, da quella iniziale, la piu' comune nonché teatrale ed ignorante, di chi ignora i significati, quella del sangue e della violenza, del dolore fisico e degli “altarini con le corna del caprone”, a quella religion-free e piu' sociologica del termine, il modello di Satana come fonte di ispirazione della vita dell’individuo con l’esaltazione e il soddisfacimento massimo senza limiti, mirato al totale benessere della propria persona (ahimè, sai quanti satanisti ci sono qui in giro Ale, ma non sanno di esserlo…).

Merita la bibliografia del ’98 (The Long Hard Road Out Of Hell, di Neil Strauss), gli esordi del gruppo e del personaggio, a volte episodi drammatici letti in chiave ironica, l’importante e decisivo rapporto con Trent Reznor.

La riflessione è che, chi ama e vive la musica come parte integrante della propria vita e delle attività quotidiane, puo ritenersi estremamente ricco di spirito e fortunato, c’e sempre un angolo di mondo solo tuo, al quale ricorrere non solo per evadere ma per ricaricarsi per ripartire con gran voglia ed energia, una sorta di "centro benessere fai-da-te".

Quando ho sentito per la prima volta Lunch Box (il mio pezzo preferito del reverendo, n.di Jumbolo) ero a Tenerife (per lavoro), e lì per evadere e combattere quella Salsa attitude, mondo pervaso da finta allegria da mostrare ad ogni costo, hai voglia di sfogarti con il rock estremo, unica salvezza per non cadere in una depressione irreversibile. Ascoltavo questi pezzi totalmente immersa in una realtà che ancora non conoscevo ed in completa contraddizione con quello che stavo vivendo. Non li avevo mai visti, solo ascoltati, su questa cassetta che mi aveva dato un inglese flippato ai massimi livelli. Arrivata in Italia mi venne la naturale curiosità di vedere chi erano, ed era già il momento di The Beautiful People. Rimasi inizialmente sconvolta da tutto quello che stavo leggendo, ma Antichrist Superstar e lui stesso erano troppo belli e sexy, con questo modo di esprimersi troppo trasgressivo ed eccessivo per non essere notati e lasciati in una nicchia per i pochi eletti, gli amanti virtuali. Così fu comunque amore, e lo sai , credo Ale che abbiamo iniziato a conoscerci meglio in quel periodo (vero?). E adesso cosa sta succedendo, stanno forse un po rientrando in quella nicchia? Nicchia un bel po' più grande di quella originale, ho l'impressione che il tornare a fare musica più di qualità ci stia anche restituendo un po' di intimità artistica, o forse la massa si sta un po' stancando del gossip, delle parruccone, dei rossetti, dei faticosi amori e dei travestimenti effimeri del front man? E cosi sia .


Ma poi si è deciso se Marilyn Manson è piu' il nome d’arte di Brian Warner o più il nome del gruppo? Insomma sono un po' come "i paolo benvegnù"?


Sabri

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