No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090623

choke


Soffocare - di Clark Gregg 2009


Giudizio sintetico: si può vedere


Victor Mancini è afflitto da sesso-dipendenza. Sua madre Ida, a quanto pare malata di demenza senile, vive in una costosa casa di cura. Victor la va a trovare quasi ogni giorno, ma lei non lo riconosce; per mantenerla in quella clinica, abbina il suo lavoro di figurante in un parco a tema ispirato ai primi pionieri europei che popolarono gli Stati Uniti, dove vige una disciplina abbastanza stretta sul comportamento e sul linguaggio, ad un espediente che ha sviluppato proprio per colpa di sua madre: mangiando in ristoranti di un certo livello, ad un determinato momento si autosoffoca con un boccone troppo grande, contando sul senso di colpa innato della stragrande maggioranza degli americani, in cerca di redenzione, che lo salvano con la "manovra di Heimlich", dopo di che, in un trionfo di paradossi, diventano "tutori" della persona che hanno salvato (o che credono di aver salvato), inviandogli dei soldi nel caso si trovi in difficoltà (cosa che regolarmente Victor dice loro, via lettera).

Victor, inoltre, frequenta i gruppi di disintossicazione da dipendenza, dove però continua regolarmente a rimorchiare e a fare sesso, soprattutto con Nico, un'altra frequentatrice (ninfomane) dei gruppi. Lavora e spesso passa il tempo con il compagno/collega di dipendenza Danny, autoerotista compulsivo, ma in fondo bravo ragazzo.

La storia si complica quando, quasi contemporaneamente, Denny migliora rispetto al suo problema di dipendenza da seghe, trovando una fidanzata fissa (in un topless bar), e Victor, che è pure ossessionato dalle sue origini (non sa chi è suo padre), inizia a far sesso con la dottoressa Marshall, che ha in cura la madre e ha una strana teoria sulle cellule fetali, scoprendo di non riuscire, stranamente, ad eccitarsi con lei.


Clark Gregg, caratterista dalla filmografia sterminata ma ancora piuttosto giovane (47 anni), fu apprezzato diversi anni fa per la sceneggiatura di Le verità nascoste (film che, al contrario, a me lasciò piuttosto indifferente, anche dal punto di vista dello script). E' a lui che, pare, si è affidato Chuck Palahniuk per trasporre uno dei suoi romanzi migliori, l'omonimo Soffocare. I maligni dicono che è stato scelto perchè molto più malleabile di Fincher, che aveva messo sullo schermo Fight Club; inoltre, Gregg era al debutto. Non sappiamo quanto ci sia di vero in tutto ciò: quello che so, da fan di Palahniuk e da grandissimo estimatore di Soffocare (il libro), è che questo film non ha decisamente la stessa carica devastante, a dispetto di un cast che, tutto sommato, poteva non essere male, a partire dall'ottimo, come sempre, Sam Rockwell, nei panni di uno spostatissimo Victor, passando per Anjelica Houston che interpreta la madre di Victor, e per i discreti comprimari Brad William Henke (moltissimi serial tv, ma anche una parte nel capolavoro Me And You And Everyone We Know) - Denny - Paz De La Huerta - Nico - lo stesso Clark Gregg - Charlie - la sempre bravissima Kelly Macdonald (vista anche in State Of Play versione BBC, ma pure in Non è un paese per vecchi) - la dottoressa Marshall.


Nonostante la storia, che il film segue piuttosto fedelmente, sia, su carta, pirotecnica, mirabolante, divertente, spassosa e a tratti raccapricciante, sarà per la regia piatta, sarà perchè ci si aspettava troppo, il film non riesce a farti saltare sulla poltroncina o a farti venire voglia di applaudire (o di scopare, per dirne una).

Come una squadra di campioni che non riesce a fare risultato, possiamo solo dare la colpa al manico: ci voleva, evidentemente, un altro regista.

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