No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090616

as pequenas memòrias


Le piccole memorie - José Saramago


Così come per Il mio paese inventato di Isabel Allende, anche questo libro del maestro e premio Nobel portoghese è un libro esclusivamente di ricordi e di riflessioni. Perdonatemi se li accosto, ma per una strana coincidenza ho finito per leggerli in sequenza. E pensare che, nello specifico, la mia storia personale nei confronti di questo libro è molto particolare: l'ho comprato in spagnolo all'aeroporto di San José (Costa Rica) per finire gli ultimi colòn e avere qualcosa da leggere in aereo.

Dicevamo. José Saramago rimembra la sua infanzia, a partire dal suo paese natio, Azinhaga, dove nacque nel novembre del 1922, la vita di campagna, la pesca senza successo nel Tago, e poi il trasferimento a Lisbona, la vita di famiglia condivisa (la famiglia era talmente povera che, usanza non rara all'epoca, condivideva le case in affitto con altre famiglia), le scuole, i piccoli incidenti, le ispirazioni per alcuni libri da lui poi scritti, le riflessioni sul linguaggio e sulla scelta delle parole, addirittura le difficoltà di apprendimento.

Non è senz'altro un capolavoro, un libro imprescindibile, soprattutto rispetto alla qualità dei romanzi che questo autore da più parti considerato come uno degli scrittori più importanti in vita, ma un libro particolare questo si, più divertente che triste o commovente, seppur mostri ristrettezze economiche ormai impensabili, soprattutto per una persona di tale cultura, perchè trattate costantemente con sottile ironia, alla luce del pensiero (anche politico) che tali condizioni hanno contribuito ad instillare nell'artista.

Un libro curioso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

scusa.. quindi è prescindibile
non imprescindibile

oppure non imprescindibile
ma allora tanto vale scrivere prescindibile.

: )))))

Mau

jumbolo ha detto...

non mi piace la parola prescindibile. una cosa che insegna questo libro è che lo scrittore (o, in questo caso, lo scribacchino) deve scegliere le parole che più gli piacciono.
è strano, perchè tra prescindibile e imprescindibile c'è solo un im di differenza, ma secondo me il suono è decisamente diverso. e preferisco quello che contiene im.
so che non ha molto senso, ma almeno è la verità.

Anonimo ha detto...

aspè... a me sembra solo che se scrivi
-un libro imprescindibile-
e poi
-ma un libro particolare questo si-

appare che volessi dire che NON E' imprescindile. capito cosa intendo?

anche quando dici

-soprattutto rispetto alla qualità dei romanzi che questo autore da più parti considerato come uno degli scrittori più importanti in vita-

sembra proprio che il senso dovesse essere la prescindibilità rispetto però alla curiosità suscitata.

sono contorto, chiedo scusa ma meglio non so fare a quest'ora.
prova a rileggere così magari il mio discorso ti è più chiaro : (

ah, a me PRESCINDIBILE piace un casino. poi son gusti : )

Mau

jumbolo ha detto...

ho capito benissimo e infatti volevo dire quello che hai capito

Anonimo ha detto...

Damiano:
E io pensavo che Isabel Allende era la via che portava diritto al mio stabilimento dove lavoro...

jumbolo ha detto...

no è la nipote