Freedom Writers - di Richard LaGravenese 2007
Giudizio sintetico: si può vedere
La storia vera, qui romanzata per lo schermo, di Erin Gruwell, insegnante statunitense al suo primo incarico quindi carica di buoni propositi, che capita alla Woodrow Wilson High School di Long Beach, California; lì scopre che i gruppi etnici si guardano in cagnesco (eufemismo), e che il programma di integrazione razziale, previsto nelle scuole, non interessa minimamente né i professori, né i dirigenti, anzi, lo osteggiano sommessamente, puntando alla sopravvivenza (eufemismo) e, per quanto possibile, al quieto vivere, senza nessuna voglia di insegnare ai ragazzi.
Non solo. I ragazzi la osteggiano, troppo presi dalla sopravvivenza (in questo caso non è un eufemismo) in strada e a casa, figli di situazioni e famiglie collassate; il marito amatissimo, dopo un'iniziale finto entusiasmo, diventa il suo primo oppositore, geloso del trasporto della moglie verso le situazioni dei suoi ragazzi; il padre, ex attivista politico democratico, che dovrebbe essere completamente dalla sua parte, inizialmente si tira indietro. Ma Erin è testarda, e tenta tutta una serie di espedienti per fare in modo che i ragazzi escano dal loro isolamento, e possano trovare la loro strada.
Film interessante, di questo regista piuttosto giovane, che ancora non riusciamo ad inquadrare bene: questo Freedom Writers, da lui sceneggiato sulla base del libro collettivo di Erin Gruwell (quella vera) e dei suoi alunni The Freedom Writers Diary: How a Teacher and 150 Teens Used Writing to Change Themselves and the World Around Them, viene dopo l'interessante segmento Pigalle, nel film a episodi Paris, je t'aime, e praticamente insieme all'eccessivamente sdolcinato P.S. I Love You. A differenza di quest'ultimo, Freedom Writers è uscito in Italia direttamente in dvd, ma, a parte qualche "americanismo" di troppo, è un film dalle intenzioni buone e contenente un messaggio ampiamente positivo, con alcuni momenti intensi.
Curiosa la coincidenza che si può riscontrare con La classe, altro film con tema simile, visto che anche lì l'insegnante si affida al Diario di Anna Frank per risvegliare le coscienze.
Le prove recitative non sono eccelse, neppure quella della grande Hilary Swank che interpreta Erin Gruwell, ma nemmeno da buttare.
Buone intenzioni, discreto film.
Qui il sito della Freedom Writers Foundation.
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