No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091206

un oscuro scrutare


A Scanner Darkly - di Richard Linklater 2006


Giudizio sintetico: da vedere


Siamo in California in un futuro prossimo. Bob Arctor è un agente infiltrato, impegnato in una vasta operazione antidroga. Si è infatti diffusa una potentissima droga, la Sostanza M (in originale Substance D), dove M sta per Morte, estratta da fiori blu, e Bob vive insieme ad un gruppo di tossici in una casa ad Anaheim nella quale regna il caos. Ci sono James Barris, Ernie Luckman, occasionalmente Charles Freck, e la bella Donna Hawtorne, della quale Bob è "quasi" innamorato. Le giornate trascorrono tra sballi e lunghissime discussioni senza senso sull'esistenza. La casa è monitorata costantemente da telecamere, così che Bob spesso è "costretto" a rivedersi, o a vedere quello che succede in sua assenza.

In ufficio, gli agenti hanno un nome in codice (quello di Bob è Fred) e indossano una tuta speciale che muta continuamente l'aspetto e il vestiario "apparente" di chi la indossa.

Bob però comincia a manifestare i sintomi di una forte dipendenza dalla Sostanza M, insieme ad una crescente insoddisfazione verso il fatto che la sua relazione con Donna non proceda. Contemporaneamente, uno degli abitanti della casa si rivela un informatore. E questa è solo la prima di una serie di rivelazioni sorprendenti...


Finalmente un film degno di tale nome, con al servizio la tecnica conosciuta come rotoscope, o, meglio, interpolated rotoscope, già vista sempre con Linklater nel deludente Waking Life. La cosa era piuttosto prevedibile, visto che siamo di fronte ad una trasposizione da un libro di Philip K. Dick, l'omonimo A Scanner Darkly, tradotto in Italia come Un oscuro scrutare ma anche come Scrutare nel buio. La sceneggiatura segue in maniera piuttosto fedele il racconto, e l'animazione rotoscope aiuta lo spettatore ad avere la netta sensazione straniante di essere in un mondo parallelo, paranoico e "tossico". La macchina da presa fa benissimo il suo lavoro, non dimentichiamoci che il rotoscope "ricalca" scene già girate da attori in carne ed ossa (e quindi anche da telecamere vere), e gli attori, per quanto si possa capire, sono bravi (e poi, che cast: Keanu Reeves è Arctor, Winona Ryder è Donna - se possibile è ancora più bella, in animazione -, Robert Downey Jr è Barris, Woody Harrelson è Luckman). L'effetto visivo della tuta che i poliziotti usano in ufficio e per copertura è eccezionale, e insomma, dato anche che la storia è piena di colpi di scena (un po' più lento il ritmo della prima parte, forse un po' troppo veloce la seconda), visionaria ma non troppo, triste, riflessiva e antigovernativa, aggiungeteci una dosatissima colonna sonora interamente composta da pezzi dei Radiohead, e una dedica finale a tutti gli amici di Dick persi (morti) o gravemente "danneggiati" dall'uso di droghe, e avrete questo buonissimo film con una tecnica all'avanguardia che, finalmente, acquista un senso.

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